ROMA – La senatrice del Movimento Cinque Stelle Tiziana Drago (nella foto) è intervenuta nel corso dell’audizione, in commissione Finanze e Tesoro, in merito all’esame della legge istitutiva delle Zone franche montane (Zfm) in Sicilia. Non dovendo più attendere altri rimandi, la senatrice Tiziana Drago auspica che l’iter legislativo venga portato a compimento e che non incontri altri rallentamenti alla Camera, dovendo divenire legge al più presto.
“Quando si parla di queste misure è bene parlare di una fiscalità di sviluppo e non di fiscalità di vantaggio. Le aree interne e montane della Sicilia hanno bisogno di un adeguato sostegno specie dinanzi a un’epidemia che sta stravolgendo e stravolgerà il mondo e l’economia, da oggi sino ai prossimi venti anni. Il mio pensiero va alle PMI, alle famiglie che vivono nei borghi montani. La legge che si è bloccata nel passaggio tra le due Camere – prosegue la senatrice – deve arrivare in porto e l’iter legislativo non può bloccarsi per mancanza di copetura finanziaria. I fondi a cui attingere, 300 mln annui, sono regionali, pertanto né il MEF, né il Ministro Gualtieri, né il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (Pnrr) dovranno contribuire con altro. La Sicilia vanta un credito Irpef dallo Stato di ben oltre 30 miliardi di euro e non possiamo quindi bloccare una legge importante per la Regione adducendo a mancanti fondi”.
“La questione fiscale è dirimente – ha concluso Drago – e ho già sollecitato il ministro Boccia, a riunire, di concerto col Presidente Musumeci, la Commissione Paritetica tra Stato e Regione Siciliana, fatto da me riferito durante l’audizione in Commissione Finanze e Tesoro anche all’Assessore regionale al bilancio, Gaetano Armao, per addivenire a un confronto proficuo e soluzioni definitive”.