“E’ evidente che più le persone si muovono in libertà più il rischio si alza – ha aggiunto -. Inoltre, per la sua natura, questo virus si moltiplica in modo esponenziale. Dai 200 casi dell’estate, si è arrivati a superare 5000, ora dobbiamo fare in modo che si fermi e non cominci a correre come in passato, da qui la decisione di stringere”. Sulle terapie intensive il sottosegretario ha spiegato: “In alcune regioni sono stati creati nuovi posti, in altre non si è adeguato il piano. Credo sarebbe giusto indicare ai cittadini quali sono le Regioni che non si sono adeguate e intanto esortarle ad adeguarsi”. In merito ai tamponi, “abbiamo quadruplicato la capacità di testing rispetto ai mesi scorsi e il numero dei nuovi contagi va rapportato al numero enormemente più alto dei tamponi, va letto in percentuale. Ora entreranno a regime anche i test rapidi”. Infine, sulla riduzione del tempo di quarantena, Zampa ha spiegato: “Dieci giorni sono ormai, dagli ambienti scientifici e clinici, considerati sufficienti. Ci sono state persone che, per aver avuto un contatto a distanza con un positivo, sono state anche più di 14 giorni in isolamento, anche per le lungaggini delle Asl”.
(ITALPRESS).