Jessica, un Fondo di sviluppo per città siciliane più sostenibili - QdS

Jessica, un Fondo di sviluppo per città siciliane più sostenibili

Carlo Passarello

Jessica, un Fondo di sviluppo per città siciliane più sostenibili

venerdì 22 Giugno 2012

Presentato il Fsu Energia, che mette a disposizione 150 mln € per progetti legati all’energia. “Bisognerà produrre ricchezza creando un circolo virtuoso”, afferma Valenti

PALERMO – Si è svolto a Palazzo Forcella De Seta, sede della Associazione nazionale costruttori edili di Palermo, il workshop promosso dalla Regione Siciliana per presentare il Fondo di sviluppo urbano energia ed in particolare il fondo di partecipazione Jessica. Dopo gli interventi del padrone di casa Fabio Sanfratello, vice presidente dell’Ance Palermo, e di Pietro Valenti, dirigente del dipartimento dell’Energia per la Regione Siciliana, si sono affrontati i dettagli dell’iniziativa, che  prende il nome di Jessica, acronimo di Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas. Questa  nasce dalla Commissione europea e dalla Banca europea degli investimenti, con la collaborazione della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa. Il suo obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di strumenti di ingegneria finanziaria, quali i fondi di sviluppo urbano ed i fondi di partecipazione, finalizzati al sostegno di interventi di sviluppo urbano sostenibile nelle città europee.
“Il fondo partiva da 54 milioni di euro – afferma Pietro Valenti – quando nel 2009 è partito il suo percorso. Con Iccrea BancaImpresa, Sinloc e Bit si sono aggiunti altri 50 milioni, cui si potranno aggiungere ulteriori 40 milioni con il finanziamento di Banca Impresa. Il risultato di tutto questo è una cifra di partenza vicina ai 150 milioni. I progetti finanziati dovranno essere capaci di produrre ricchezza, facendo tornare capitali al fondo in modo da dar vita ad un circolo virtuoso già nel medio termine. Le caratteristiche di questi progetti sono dunque autosostenibilità, bancabilità e capacità di generare entrate”.
La rinnovata attenzione verso le aree urbane è stata sottolineata da Andrea Bua, rappresentate della Banca europea degli investimenti: “L’idea è quella di sviluppare iniziative sostenibili rivolte alle aree urbane. Le città sono un nodo decisivo dell’economia globale, a cui mirano le infrastrutture. Il progetto è ambizioso, anche perché si pone l’obiettivo di moltiplicare le risorse”.
Intervenuti anche i rappresentanti di Iccrea-BancaImpresa, Sinloc Sistema di iniziative locali e Bit Servizi per l’investimento nel territorio. “Siamo qui nell’ultima tappa di quello che è stato un piccolo tour della Sicila per illustrare il programma Jessica Energia – afferma Marco Rocchi di Banca impresa –, che è una nuova modalità di utilizzo fondi nell’ambito dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili”.
Sottolinea invece il ruolo di promozione Piero Atella di Sinloc: “Vogliamo  promuovere i progetti che pubblico e privato possono realizzare, sviluppando le condizioni affinché si incontrino”.
L’iniziativa Jessica Sicilia si rivolge a società di capitali, private o miste pubblico-private, ma anche ad altre istituzioni locali: Comuni, Province, Università, Aziende ospedaliere e sanitarie, strutture fieristiche, mercati agroalimentari ed Enti pubblici anche consorziati con società ed istituzioni dipendenti o controllate dall’amministrazione comunale o regionale.
Le aree di intervento sono quelle dell’energia rinnovabile (fotovoltaico e solare termico), della cogenerazione e trigenerazione, della rete pubblica di amministrazione comunale, dell’efficienza energetica nell’edilizia e dei trasporti, in particolare la metanizzazione del parco auto pubblico.
 

 
La polemica di Sanfratello (Ance): “Da pazzi fare imprenditoria in Sicilia”
 
PALERMO – Ha aperto i lavori del workshop sul Fondo di sviluppo urbano il vice presidente dell’Ance Palermo Fabio Sanfratello. Il numero due dell’associazione che raggruppa costruttori edili ed affini della provincia, dopo aver salutato i presenti, ha rivolto il dito verso la Regione Sicilia. “Il Governo regionale di Raffaele Lombardo ha fatto un danno enorme a quelle poche imprese rimaste in Sicilia – ha tuonato Sanfratello –, avevo pensato che potesse fornire un contributo al settore ma si è limitato a sovvenzionare i serbatoi elettorali dei corsi professionali. Fare gli imprenditori in Sicilia oggi significa essere pazzi, masochisti o profondamente legati alla propria terra e alle proprie radici”.
Compita la replica di Pietro Valenti, funzionario del Dipartimento Energia della Regione Sicilia: “In merito alle parole dette dal vicepresidente dell’Ance Palermo, che in parte oltre tutto condivido, affermo solo che il padrone di casa in quanto tale è libero di far polemica. Preferisco parlare di questioni più tecniche”.

Carlo Passarello
Twitter: @carlopassarello

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