Non mettere tutte le uova nello stesso paniere - QdS

Non mettere tutte le uova nello stesso paniere

Carlo Alberto Tregua

Non mettere tutte le uova nello stesso paniere

giovedì 20 Settembre 2012
Non mettiamo tutte le uova nello stesso paniere, è un modo di dire che indica la cautela di frazionare il rischio. Tale frase non vale solo nel mondo degli affari, bensì in ogni versante della vita comune. Frazionare il rischio, non significa essere pavidi o paurosi, significa affrontare le vicissitudini che ci capitano con buon senso ed equilibrio.
Chi di noi non ha paura? Chi lo affermasse mentirebbe. Ma il coraggio bisogna cercarlo fortemente dentro di noi, sapendo che i rischi vanno affrontati necessariamente se si vogliono raggiungere obiettivi di qualità.
Intendiamoci, anche i malfattori hanno i loro obiettivi e sono disposti a correre dei rischi, ma noi trattiamo solo le questioni che riguardano le persone per bene. Quelle per male, si trovano in un altro versante e per loro non valgono le stesse regole. Infatti, chi vuol raggiungere i propri scopi, anche a costo di danneggiare gli altri, non può considerarsi membro attivo di una Comunità, ma va emarginato, isolato e mandato a Sant’Elena, possibilmente.

Tutti i giorni incontriamo difficoltà, alcune volte apparentemente insuperabili. Dobbiamo pensare a come fare e a i rischi che corriamo per risolverli. è, quindi, buona norma trovare soluzioni che le affrontino in modo parziale, cioè dividendole a pezzi, sempre tenendo presente che tutti i pezzi, alla fine del percorso, devono costituire un unicum.
Nella ricerca scientifica, ci si concentra su un unico obiettivo, ma le vie che si percorrono, anche in modo parallelo, sono sempre diverse. Si fraziona il rischio dell’impiego di risorse umane, professionali e finanziarie, perché noi siamo fallaci, commettiamo errori, deduciamo ed induciamo con difficoltà.
Sherlock Holmes o Arsenio Lupin sono stati personaggi di romanzi inventati da Arthur Conan Doyle e Maurice Leblanc. Acuti, ma agivano nel mondo dell’irreale. Mentre noi affrontiamo questioni concrete che abbisognano di soluzioni altrettanto concrete.
Distinguere fra la tecnica ed i comportamenti da usare, è necessario. La prima è costituita da regole appropriate. I secondi riguardano la nostra capacità o incapacità di applicare le regole.

 
Una delle principali, riguarda proprio l’urgenza di evitare la concentrazione di rischi in un unica strada, perché bisogna avere alternative e, come scrivevamo qualche tempo fa, una via di fuga.
Nelle istituzioni, la regola di affrontare i problemi proponendo soluzioni si applica poco, perché molti dei responsabili sono abituati ad un bla-bla-bla privo di riconoscenza.
Tanti altri si ricordano del monito di Giulio Raimondo Mazzarino (1602-1661), cardinale ma non prete, primo Ministro di Luigi XIV (il Re Sole), il quale rivolgendosi ai politici diceva: “Mentite, mentite, mentite, tanto nessuno si ricorderà”. Sembra che i nostri uomini politici abbiano letto ed imparato a memoria il Breviario, un manualetto interessante che ha molti seguaci.
Per mettere in atto soluzioni ripartite è necessario riflettere a fondo, fare prove e, in base agli errori, riprovare. Non stancarsi mai perché chi si dovesse afflosciare, non andrà mai a bersaglio. E chi non va a bersaglio rimane una persona qualunque.

La Comunità ha bisogno di persone fattive, lucide, che abbiano una grande volontà di contribuire al benessere di tutti e non si arrendono mai. Persone che basano i propri comportamenti sull’interesse generale, postponendo quello personale in seconda o terza battuta.
Se tutti ragionassero così, il nostro Paese, le nostre Regioni ed i nostri Comuni, sarebbero molto più avanti di come oggi si trovano.
La questione non riguarda solo il ceto politico o burocratico, bensì tutte le categorie di cittadini che dimenticano spesso questa loro qualità per rifugiarsi in un becero comportamento individualista ed egoista, teso a vedere solo quello che è vicino e mai le cose che interessano tutti.
Queste regole elementari dovrebbero essere insegnate a scuola prima ancora di tutte le nozioni, informazioni e conoscenze perché aiutano molto a capire come funziona il mondo. Ma il mondo non funziona se non è abitato da buoni cittadini.
Uno scienziato che non è buon cittadino non vale nulla. Ognuno di noi non vale nulla se non è un buon Cittadino.

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