Mantenere più di quanto si promette - QdS

Mantenere più di quanto si promette

Carlo Alberto Tregua

Mantenere più di quanto si promette

venerdì 21 Settembre 2012

Mettere al bando i ciarlatani

In Italia i ciarlatani hanno dominato in questi decenni. Ciarlatano è chi un tempo, sulle piazze, cavava i denti o vendeva rimedi vantandoli miracolosi, ma anche prestigiatore, giocoliere o chi vende in pubblico prodotti basati sulle chiacchiere e non sulla loro consistenza. Come non affibbiare questo termine alla schiera dei politicanti, più o meno abili nell’affabulare, incapaci di mantenere le promesse? Costoro hanno dimenticato che quando si dà la propria parola si deve mantenere e che l’onore è una cosa seria.
Ma lo scenario si è ribaltato. Per la semplicissima ragione che i soldi sono finiti e quindi non vi è più la possibilità di dividere fra i politicanti e i loro clientes risorse che non ci sono più. In questo biennio (2011/12) sono successi eventi importanti che proviamo a riassumere.
1. Il 25 marzo 2011 è stato firmato il Patto di stabilità europeo (Euro plus) con ricadute precise su ciascuno dei partner e, all’interno, su Regioni e Comuni. 2. Si sono succedute quattro leggi del Governo Berlusconi (106/2011, 111/2011, 148/2011 e 183/2011) che hanno iniziato una forte correzione dei conti pubblici. 3. è arrivato il Governo Monti che ha fatto approvare dal Parlamento ben 17 leggi di riforma e correttive mediante 34 voti di fiducia.

Continuiamo. 4. Il 7 marzo di quest’anno è stato firmato il Fiscal compact con cui sono stati messi ulteriori paletti ai conti pubblici. 5. In settembre il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha stabilito che avrebbe aquistato Buoni del tesoro dei Paesi in difficoltà, da uno a tre anni, a condizione che gli stessi sottoscrivessero tassativi impegni, soggetti a controllo di tenuta dei conti. 6. Il 12 ottobre la Corte Costituzionale tedesca ha confermato la legittimità di quel Governo a partecipare allo Scudo anti-spread Esm (European stability mechanism). 7. Con la Legge costituzionale 1/2012 ha avuto il via libera la Golden rule sul pareggio di bilancio. 8. Infine, Ben Bernanke, presidente della Fed (Federal reserve system) ha comunicato che inietterà nell’economia Usa un’impressionante quantità di denaro liquido, per 40 miliardi di dollari al mese, nei successivi due anni.
La Costituzione americana consente di ricorrere al torchio, come lo definiva Luigi Enaudi (1874/1961) e cioè la facoltà di stampare moneta, totalmente inibita alla Bce e alle banche nazionali dei Paesi membri.
 

Tutti i citati eventi costituiscono un quadro chiarissimo che indica senza tentennamenti quale debba essere il percorso del nostro Governo attuale e di quello che verrà fuori dalle urne di aprile 2013, senza la possibilità di fare come nel passato, ossia di deragliare.
Cosicché, i ciarlatani verranno messi al bando, i politicanti senzamestiere non avranno cosa promettere alla gente e i buoni politici potranno emergere se daranno prova di sensibilità sociale tagliandosi i privilegi e perseguendo gli obiettivi di un Piano poliennale.
Se il Governo prossimo non avrà la capacità di mettere al centro della sua azione l’Alta politica, non sarà in condizione di mantenere gli impegni assunti da Berlusconi con la firma della famosa lettera in 18 punti inviata all’Unione europea, mentre le scadenze dei Buoni del debito pubblico lo costringeranno a dichiarare fallimento.
A questo punto, sarà obbligatoria una riedizione dell’attuale Governo tecnico, più precisamente formato da commissari, cui tutti i partiti dovranno dare supporto anche controvoglia.

Occorre che i migliori uomini politici si ricordino che devono mantenere molto più di quanto promettono, cioè ribaltare quello che si è fatto negli ultimi trent’anni: mantenere molto meno di quanto si è promesso.
Tutti noi, con una pressione fiscale superiore al 50% del Pil, siamo sottoposti a duri sacrifici. Non possiamo tollerare che dei politicanti da strapazzo e senzamestiere vanifichino questi sacrifici, mentre vogliamo sorreggere quegli uomini politici onesti e capaci che li metteranno a profitto.
Ma intanto, si prospetta un astensionismo superiore al 40% degli elettori aventi diritto al voto, che è un chiarissimo segno di protesta e del fatto che la gente non crede più alle promesse più volte non rispettate.
Non saranno certo i grillini a risolvere il problema, perché il loro leader è pur sempre un comico, che ha la mentalità del comico e sa solo urlare e protestare. Né lui né i suoi seguaci hanno la minima idea di come si governano Stato, Regione e Comuni. Parma docet.

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