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Palermo – Fondo Patti, prosegue l’agonia degli impianti sportivi cadenti

Gaspare Ingargiola

Palermo – Fondo Patti, prosegue l’agonia degli impianti sportivi cadenti

sabato 20 Ottobre 2012
PALERMO – All’interno del complesso sportivo palermitano di Fondo Patti, nel quartiere di San Filippo Neri, che include uno stadio per il baseball e il Palazzetto dello Sport, non si può entrare. Per fotografare una struttura pubblica un custode richiede la solita “autorizzazione” di non si sa chi. “Ma da quanto tempo è chiuso qui?”. “Saranno ormai cinque anni”. L’agonia del Palazzetto inizia nel marzo del 2008, quando una giornata di forte vento si rivela sufficiente a scoperchiarne parte del tetto. Inizialmente i danni non sono particolarmente ingenti ma la mancanza di interventi fa sì che in pochi mesi siano giunti all’ammontare di 600 mila euro prima, di oltre un milione poi. Il rimpallo di competenze e responsabilità fra gli assessorati e i dirigenti comunali dell’epoca trascina la struttura nell’oblio.
Nel febbraio del 2009, poi, salta fuori che i danni sarebbero stati interamente ricoperti da una polizza assicurativa di quasi 100 mila euro, stipulata per gli impianti sportivi cittadini, che il Comune avrebbe fatto scadere perdendo tutti i soldi. A questo punto entra in scena l’autorità giudiziaria, che ne ordina il sequestro. E si arriva al 2011, quando i vigili del fuoco rimuovono le parti del tetto pericolanti, per evitare che possano staccarsi, e rendono finalmente possibile il dissequestro, avvenuto in ottobre. La speranza di rivedere un impianto funzionale sembra concreta, perché l’allora sindaco Diego Cammarata dichiara che “il progetto esecutivo è già pronto, mentre le risorse finanziarie necessarie per il recupero e l’ammodernamento dell’intera struttura sono stati inseriti nel cronoprogramma dei fondi Cipe approvato dalla Giunta comunale e che ha ricevuto il benestare del ministero”.
Sarà, ma ad oggi l’impianto è ancora chiuso e nessun lavoro è stato effettuato. Le infiltrazioni d’acqua hanno rovinato tutto, il parquet è ampiamente compromesso. L’assessore comunale allo sport, Cesare Lapiana, a margine della conferenza stampa di presentazione del torneo di tennis in carrozzina “Mediterranean Cup”, ha dichiarato: “Per il Palazzetto dello Sport sarà necessario un intervento di alcuni milioni di euro. Contiamo di scovare il finanziamento tra fondi europei o italiani. Per l’assegnazione faremo un bando di gara e in seguito discuteremo anche dell’eventualità di una cogestione dell’impianto assieme ai privati”.
A poche centinaia di metri, nel vicino quartiere di San Lorenzo, un altro grosso impianto sportivo necessita di interventi: si tratta del Velodromo “Paolo Borsellino”. In questo caso fortunatamente “bastano pochi accorgimenti – ha spiegato Lapiana –. Occorrono alcuni lavori di tipo manutentivo e di pulizia della zona e la sistemazione di tribune e spogliatoi”. In un secondo momento, se si riuscirà a superare la fase degli interventi (d’emergenza o meno che siano), occorrerà progettare il futuro di queste strutture. Per quanto riguarda il palazzetto, infatti, sono anni che Palermo non esprime club competitivi negli sport cosiddetti “minori”: la prima squadra di basket maschile della città, la Ares, nasceva nel 2006 e già nel 2008 chiudeva i battenti. La Palermo Volley maschile giocò a grandi livelli in serie A ma visse solo un anno in più: dal 1998 al 2001.
Anche l’utilizzo del Velodromo è da chiarire: ultimamente è stato teatro di concerti dei cantanti italiani più popolari. Maurizio Zamparini lo voleva abbattere e ricostruire per realizzare lo stadio di casa del Palermo Calcio. Ma per ora nulla di fatto.

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