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Palermo – Scuole: carenze nella sicurezza e costi troppo alti per gli affitti

Gaspare Ingargiola

Palermo – Scuole: carenze nella sicurezza e costi troppo alti per gli affitti

martedì 06 Novembre 2012

Si stanno facendo interventi per 16 mln €. Le situazioni più drammatiche allo Zen 2, Borgonuovo e Noce. Parla l’assessore comunale Evola: “Ci vorrebbero cantieri aperti a tappeto”

PALERMO – Per le scuole palermitane l’inizio dell’anno accademico è stato particolarmente complicato: atti vandalici, doppi turni, la crisi Gesip. Abbiamo chiesto all’assessore comunale Barbara Evola di tracciare un bilancio di questo primo mese.
Che eredità le ha lasciato la precedente amministrazione?
“Pesante. Le politiche nazionali e locali hanno marginalizzato e mortificato il ruolo delle scuola con troppi tagli. A Palermo, poi, gli edifici non sono sicuri né adeguati, c’è stata troppa incuria”.
Ci sono ancora oggi scuole con i doppi turni?
“La Mantegna-Borsellino a Boccadifalco e Direzione Didattica allo Sperone. Occorrono interventi strutturali, una progettualità a lungo termine oggi possibile solo grazie ai fondi europei. Penso a quelli Fas sbloccati di recente. Per ora, come Comune, possiamo solo tamponare le emergenze e intervenire sugli edifici non a norma o che non hanno la scala antincendio, come gli istituti Serpotta al Politeama, Randazzo allo Sperone, Tenente Onorato a Sferracavallo. Un altro scandalo è la politica degli affitti portata avanti in questi anni. Mentre non sono stati inseriti in bilancio fondi importanti per le manutenzioni ordinarie, che oggi sono diventate straordinarie, sono stati trovati soldi per pagare affitti di milioni di euro. Alla luce dell’accorpamento di alcuni istituti ne stiamo dismettendo una parte. Anche le normative sulla sicurezza impongono una manutenzione continua. Sono rigide e cambiano troppo in fretta. Il paradosso è che le nostre scuole non sono a norma già rispetto alle leggi di dieci anni fa, figuriamoci se possono esserlo con quelle attuali: al momento non sono in regola nemmeno i nidi che stiamo finendo di costruire. In pratica nessuna scuola palermitana è a norma”.
La situazione finanziaria del Comune che interventi consente di effettuare?
“Per le ristrutturazioni importanti ci affidiamo ai fondi europei. Con le maestranze comunali (operai Coime, cantiere municipale) eseguiamo i provvedimenti di urgenza. I dirigenti scolastici, giustamente, non sono mai contenti perché gli interventi non bastano mai. Cercheremo di rimediare nell’assestamento di bilancio. Ci vorrebbero cantieri aperti a tappeto in tutta la città. Solo per otto scuole stiamo avviando interventi per 16 milioni di euro. E poi i continui atti vandalici costringono a spese ulteriori. Le situazioni più gravi sono alla Giovanni Falcone dello Zen 2, alla Filippo Raciti di Borgonuovo e alla De Amicis della Noce. La cosa inquietante è che chi si muove nel quartiere viene subito a sapere cosa c’è dentro le scuole. Una “mano interna” spiega come eludere la sorveglianza e cosa rubare. Dietro c’è un progetto criminoso, una sfida all’amministrazione da parte dei poteri locali che rivendicano la proprietà di un territorio. Basti pensare al raid che ha devastato gli uffici comunali di via Messina Marine a Brancaccio”.
Gesip in crisi, coop sociali che protestano contro i tagli della Provincia: i disabili nelle scuole sono realmente assistiti?
La Provincia dà il servizio alle scuole superiori. Il Comune garantisce gli assistenti igienico-sanitari e gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Per quest’ultimi è stato stilato un nuovo regolamento che prevede la creazione di una graduatoria tramite un bando. In questo modo già a settembre si potrà assegnare l’assistente al bambino senza delegare il compito ai dirigenti scolastici. L’astensione dal lavoro dei dipendenti Gesip semmai ha creato un problema di pulizia e igiene nelle scuole. Abbiamo tre squadre di giardinieri composte da… un solo giardiniere. E Amia non ci assicura le disinfestazioni. Ci sono collaboratori scolastici che comprano i detersivi con i loro soldi”.

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