Dal 2004 ad oggi buttati 2,2 mld, il 2012 il più costoso del decennio (286 mln). A beneficiarne solo 9.000 formatori. Sistema inutile per il lavoro. L’assessore-studente: “Garanzie ai lavoratori”. Ma corsisti penalizzati
Doveva essere l’anno della svolta nel settore formativo siciliano. L’anno in cui il rigore, la trasparenza e l’economicità avrebbero fatto finalmente capolino anche in uno dei segmenti più discussi della spesa pubblica in Sicilia, quella per l’appunto dedicata alla formazione professionale. Invece si scopre che l’anno formativo che è appena iniziato, anche se in parte, perché ancora non tutti i corsi sono stati avviati, sarà quello più costoso dell’ultimo decennio nella formazione. Unica variante è che i 286 milioni che saranno utilizzati per dare vita all’Avviso 20 (che ha mandato in pensione il vecchio Prof, il piano regionale dell’offerta formativa, ndr) saranno interamente a carico dell’Unione Europea e non più sul groppone dell’asfittico bilancio della Regione. (
continua)