Innovazione e Mezzogiorno assenti nei programmi - QdS

Innovazione e Mezzogiorno assenti nei programmi

Carlo Alberto Tregua

Innovazione e Mezzogiorno assenti nei programmi

venerdì 15 Febbraio 2013

Obama indica la strada dello sviluppo

Barack Obama ha in programma un progetto innovativo di grande respiro per creare le condizioni di ulteriore sviluppo dell’economia degli Stati Uniti, basato sull’innovazione e sulla modernizzazione.
Si tratta di realizzare – nell’immenso territorio Nord americano, dall’Atlantico al Pacifico, dall’Ohio alla Florida – il “super wifi” per le masse. Un’infrastruttura digitale che consentirebbe a tutti gli americani d’inserirsi in una rete ad altissima potenza, ubiqua e gratuita.
Chiunque possieda un telefonino, un tablet o un pc, in qualunque posto si trovi, casa, ufficio, strada, montagna, mare, metropolitana, potrà inserirsi nella Rete e navigare su Internet, scaricando applicazioni di ogni sorta. Per entrare in questa potentissima rete i muri verrebbero “bucati”, non vi sarebbero limitazioni o ostacoli di nessun genere.
Per i consumatori verrebbero eliminate le bollette di telefono, di Internet; lo stesso per imprese e Pubblica amministrazione. La cosa più importante è che il tessuto digitale sarebbe pieno di sementi per far crescere e sviluppare un boom d’iniziative con relativa crescita dell’economia.

Non si tratta di un’ipotesi, ma di un piano messo a punto dalla Federal Communication Commission (FCC) che è l’autorità federale regolatrice delle telecomunicazioni. Per realizzarlo occorre che l’ente acquisti tutte le frequenze per poi offrirle gratuitamente al libero mercato e ai cittadini, in modo che l’innovazione non abbia più ostacoli.
I sindaci e i governatori degli Stati sono entusiasti per i benefici e i vantaggi che avrebbero le comunità, le scuole, le imprese, i turisti.
Naturalmente i grandi gruppi delle telecomunicazioni, che hanno un fatturato di 178 miliardi di dollari annuo, si sono messi di traverso perché perderebbero parte di tale fatturato. Però Google e Microsoft appoggiano l’iniziativa.
Vi abbiamo descritto questa meravigliosa iniziativa perché dovrebbe essere copiata, talis qualis, in Italia. Ma di questo, nessuna compagine partitocratica ha fatto cenno nella campagna elettorale, almeno fino ad oggi.
Come si può pensare di imboccare la strada della crescita senza innovare, innovare e innovare. In tutti i campi.

 
L’altro tema dimenticato in questa campagna elettorale è quello del Mezzogiorno. Se fossi stato il responsabile della comunicazione di uno dei protagonisti della stessa, avrei coniato uno slogan: “Mezzogiorno, da peso a propulsore dello sviluppo per l’Italia”. è questa la chiave di volta indispensabile per far crescere il Pil nazionale.
Ovviamente gli amministratori meridionali, per primi, dovrebbero mettere a posto le loro carte, ordinare i propri conti, realizzare i Piani aziendali e le loro 4 parti essenziali (Programmazione, Organizzazione, Gestione e Controllo), abbandonare la becera strada del clientelismo e del favoritismo, per imboccare decisamente quella dei valori di merito, responsabilità, crescita e solidarietà.
Noi meridionali, per primi, dobbiamo dimostrare che vogliamo cambiare strada. Noi meridionali, per primi, dobbiamo impostare una forte lotta alla corruzione, all’evasione fiscale e contributiva, alla criminalità organizzata. Una lotta concreta come se tutti fossimo un sol uomo.
La Magistratura e le Forze dell’ordine intervengono nella fase repressiva. La borghesia e le altre classi sociali devono intervenire nella fase preventiva.

Con l’approssimarsi delle elezioni, mancano ormai 10 giorni, si entra nella fase calda che cesserà venerdì 22, per poi lasciare alla riflessione la decisione del popolo di circa 51 milioni di elettori, che emetteranno la sentenza.
Temiamo che metà di essi non votino, votino scheda nulla o diano un voto di protesta alla estemporanea compagine del Comico genovese, che ha fondato un movimento di opinione: la sua. Ciò perché i protagonisti di questa campagna (Bersani, Casini, Fini, Vendola, Di Pietro, Berlusconi) sono sempre gli stessi.
Hanno mentito in questo ventennio promettendo e non mantenendo, mentre secondo Thomas Alva Edison (1847 – 1931) bisogna mantenere più di quanto si promette.
L’unico che non ha mai fatto campagna elettorale di nessun tipo è Mario Monti. A lui bisogna aprire una linea di credito, come inedito protagonista della vita politica italiana.

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