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Palermo – Regole certe per apetaxi e calessi dopo troppi anni di “autogestione”

Gaspare Ingargiola

Palermo – Regole certe per apetaxi e calessi dopo troppi anni di “autogestione”

giovedì 21 Marzo 2013

L’amministrazione comunale ha finalmente deciso di intervenire su questioni da tempo accantonate. Nei giorni scorsi gli operatori del settore hanno protestato davanti al Municipio

PALERMO – Apetaxi e carrozze con cavalli hanno invaso in questi giorni piazza Pretoria. A distanza di una settimana gli uni dagli altri, il 12 e il 18, i conducenti delle motocarrozzette e i cocchieri dei calessini hanno occupato la piazza che ospita la sede municipale di Palazzo delle Aquile per chiedere a gran voce all’amministrazione due cose: una regolamentazione seria e precisa che faccia ordine nei rispettivi settori dopo decenni di anarchica autogestione e l’assegnazione di stalli o aree di sosta come già avviene per i taxi.
Si è trattato di proteste rumorose ma pacifiche, cui l’amministrazione, tramite l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco, ha risposto mettendo mano ai primi provvedimenti e avviando gli studi tecnici in materia, perché, come ha spiegato lo stesso assessore “si tratta di normative trascurate da sempre”.
A far scattare le proteste, in entrambi i casi, è stato un blitz della Polizia municipale che, non trovando i proprietari di carrozze e motocarrozzette in possesso di documenti e requisiti necessari, ha proceduto con la confisca degli apetaxi e con decine di multe a carico dei cocchieri. “Ma come facciamo ad avere le necessarie autorizzazioni o licenze – ha chiesto il rappresentante dei conducenti di apetaxi, Francesco Grasso – se il Comune non applica la normativa europea vigente?”.
Due giorni dopo Di Marco ha incontrato il sindacato dei tassisti e il presidente di Confartigianato Nunzio Reina, con cui ha predisposto una bozza di regolamento che prevede un massimo di 15 licenze, il rispetto di norme di sicurezza verificate dalla Motorizzazione, il possesso di requisiti tecnici e personali dei titolari, lo svolgimento dell’attività secondo tariffe prestabilite e controllabili. Il regolamento dovrà ora essere redatto in via definitiva per poi passare al vaglio della Commissione consiliare alle Attività produttive e al voto di Sala delle Lapidi.
Più complessa, invece, la questione legata al servizio di trasporto con calesse e conducente. “Spesso – ha detto il vice presidente dell’associazione cocchieri, Giuseppe Urso – siamo criticati perché fermiamo le carrozze dove capita, ma il problema è che senza gli stalli non sappiamo come fare. Ci fanno le multe, ci dicono che sporchiamo le strade con gli escrementi dei cavalli, ma non è vero dato che ai cavalli abbiamo comprato pure i pannoloni”.
“Semmai – ha aggiunto – bisogna dire che in altre città, durante l’inverno, che è la stagione economicamente più difficile, i cocchieri ricevono dei sussidi. Noi ci paghiamo tutto da soli: affitto delle stalle, zoccoli nuovi ogni mese, assicurazione, certificazione dello stato di buona salute del cavallo. Il nostro servizio è un biglietto da visita per l’amministrazione e la città”.
“Da 40 anni – ha risposto l’assessore Di Marco – non si fa ordine sul noleggio del calesse con conducente. Ci sono contraddizioni tra il regolamento nazionale e quello comunale: il primo non prevede stalli in strada, quello locale sì. Per questo più che di stalli parlerei di aree di sosta in cui sia presente un punto acqua per il cavallo e si possano raccogliere le sue deiezioni con scarichi fognari”.
“Inoltre – ha ripreso – stiamo valutando l’introduzione di un tassametro con tariffe fisse. Se tutto è lasciato alla contrattazione è facile che il turista venga ‘sopraffatto’ dai conducenti. Ma ci sono cose che loro, in quanto cooperativa, potrebbero e dovrebbero già attuare: ombrelloni e divise dello stesso colore e stalle a norma e a loro carico, che verrebbero periodicamente ispezionate dall’Asp. Ci hanno chiesto se le stalle le può mettere a disposizione il Comune, possiamo provare a inserirle nel Piano regolatore, ma in questo momento non possiamo sicuramente farci carico di 60 cavalli. Valuteremo in Giunta”.

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