In autunno torna l’allarme usura. Sicilia tra le regioni più esposte - QdS

In autunno torna l’allarme usura. Sicilia tra le regioni più esposte

In autunno torna l’allarme usura. Sicilia tra le regioni più esposte

martedì 25 Agosto 2009

Secondo i dati dell’Associazione Contribuenti Italiani è in forte crescita il ricorso agli strozzini. Molte le famiglie indebitate per scommesse e carte di credito revolving

ROMA – L’associazione Contribuenti.it lancia l’allarme usura in tutta Italia: “Nel 2009 si sta diffondendo a macchia d’olio l’usura in Italia a seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie e delle piccole imprese ed al proliferarsi delle scommesse sportive. Il sovra indebitamento delle famiglie, nei primi 7 mesi del 2009, è cresciuto del 84,6%, rispetto al 2008 e ‘usura è aumentata del 68,4%”. Secondo l’associazione, la Sicilia resta nelle prime posizioni per il rischio usura.
Stando ai dati resi noti da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, che con Lo Sportello Antiusura monitora costantemente il fenomeno del sovra indebitamento delle famiglie e delle piccole imprese, nella penisola sono a rischio 1.668.000 famiglie e 1.213.000 piccole imprese.
“Nei primi 7 mesi del 2009 – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – il debito medio delle famiglie ha raggiunto la cifra di 27.500 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 47.700 euro”.
Nel 2009 al primo posto tra regioni maggiormente esposte al rischio usura troviamo il Piemonte, seguito dalla Campania, Valle d’Aosta, Sicilia, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio, Puglia, Calabria, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Abruzzo, Trentino-A.Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise.
“La crescita delle scommesse sportive, la crisi economica, il boom delle carte di credito revolving, e della rateizzazione fiscale – aggiunge Carlomagno – rischiano di far scivolare migliaia di famiglie e piccole imprese in mano agli usurai. Soprattutto le scommesse sportive stanno spingendo, negli ultimi mesi, gli italiani ad indebitarsi sempre di più, facendosi prestare soldi da persone inaffidabili”.
“Purtroppo – prosegue Carlomagno – i dati confermano che il fenomeno sta aumentando e che ancora non si è raggiunta la punta dell’iceberg. In passato, ogni qual volta l’economia ha segnato brusche frenate, l’usura ha subito delle forti crescite. Ora c’è un ulteriore problema. Ovvero, oltre la poca propensione alla elargizione del credito da parte delle banche si sta registrando una aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco, sia direttamente mediante la riscossione coattiva, che indirettamente attraverso l’uso spregiudicato delle scommesse sportive, costringendo numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti. Tra queste, diverse sono quelle che si sono rivolte alle fondazioni antiusura”.
Contribuenti.it chiede al governo uno stanziamento straordinario di un miliardo di euro a favore del microcredito sociale, di far partire quanto prima la Banca del Mezzogiorno e, soprattutto, di bloccare l’accanimento verso il gioco di azzardo che sta diventando “l’altra faccia di un’Italia sempre più povera”, devolvendo il montepremi del Supenalotto interamente ai terremotati di Abruzzo.

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