Da Skype a Poste Mobile, tutti i servizi per chiamare “low cost” - QdS

Da Skype a Poste Mobile, tutti i servizi per chiamare “low cost”

Giuliana Gambuzza

Da Skype a Poste Mobile, tutti i servizi per chiamare “low cost”

martedì 16 Aprile 2013

Nel 2012 sono state acquistate 850 mila nuove schede di operatori virtuali e i piccoli si fanno avanti. Tra le proposte, ricariche telefoniche in cambio dei punti spesa o del carburante

Telefonare dal computer, convertire i punti della spesa in chiamate. Nuovi modi di comunicare gratis o a basso prezzo crescono. I consumatori se ne stanno accorgendo. E se l’icona dei programmi di videochiamate compare ormai su moltissimi schermi di pc, tablet o smartphone, la novità dell’ultimo anno sono gli operatori mobili virtuali, quelli che sfruttano la rete di Wind, Tim, Vodafone o 3 Italia grazie a speciali accordi. Skype & co. piacciono perché permettono di chiamare gratis gli altri utenti che hanno scaricato il software, sfruttando la connessione online. Gli operatori virtuali per i pacchetti low cost che includono chiamate, messaggi e navigazione.
Di recente l’Autorità garante delle comunicazioni ha fotografato il mercato italiano degli operatori virtuali. In un anno sono state acquistate 850 mila schede sim in più. E per la prima volta, i nomi minori stanno aggredendo il big del virtuale, Poste Mobile.
Merito delle tariffe e dei servizi che propongono. La compagnia più economica – seconda per quote di mercato a Poste Mobile – è Fastweb, che per 30 euro al mese offre chiamate e sms senza limiti, oltre a due giga di Internet veloce. Con quattro euro in più, scegliendo Poste Mobile, si possono fare bonifici Bancoposta e Postepay, pagamenti “contactless” (effettuati avvicinando lo smartphone al lettore di cui il Pos è dotato) e altro. Le operazioni su conti Intesa San Paolo sono aperte ai clienti Nòverca. Mentre l’ultimo arrivato, Noitel, che si appoggia alla rete di 3 Italia, ha una tariffa che comprende telefonate internazionali e 5 giga di spazio di archiviazione cloud.
Non solo banca. La grande distribuzione offre ricariche telefoniche in cambio dei punti accumulati con gli acquisti. Assicurandosi visite in più da parte del cliente. Succede alla Coop, dove 350 punti valgono 5 euro di traffico telefonico. Da Carrefour con 1000 punti della carta fedeltà Spesamica si ottiene una ricarica da 12 euro oppure un voucher spesa da 10 euro o un bene dal catalogo. Nello stesso supermercato l’acquisto di una ricarica moltiplica i punti della carta. Lo stesso fa Auchan, ma con i punti Nectar, che possono essere convertiti in prodotti o buoni sconto.
Gli abbonati a piani tariffari mensili Erg da 8 a 12 euro hanno diritto a 10 centesimi di sconto su ogni litro di carburante, per un massimo di 8 euro al mese. In questo modo, gli automobilisti che consumano almeno 80 litri di benzina ogni 30 giorni potranno ripagarsi per intero l’offerta da 8 euro (150 minuti e 150 sms). Telefonare gratis, insomma.
I programmi di videochiamate richiedono solo la spesa della connessione internet. Il più famoso è Skype, che permette di telefonare e chattare gratis con tutti gli utenti dotati di account. Per telefonare e mandare messaggi ai non registrati è necessario comprare il credito Skype (la tariffa base per i fissi in Italia è di 2,2 centesimi al minuto più 4,9 di scatto alla risposta). Viber offre sms e telefonate gratuite verso i contatti che hanno installato il programma sul proprio smartphone, mentre con Whatsapp si possono allegare foto, audio e video ai messaggi istantanei.

Giuliana Gambuzza
@GiulyGambuzza

Telefonate online, la scelta del programma dipende dal dispositivo

Far parte della community conviene. Il messaggio diffuso dai programmi online di videochiamate è questo. Chiamate e messaggi gratis tra utenti che hanno installato il software, a pagamento verso gli altri. Come nel caso di Skype. E ci sono servizi che funzionano solo se si è iscritti. L’ultimo arrivato è Facebook: da marzo il social network offre un servizio simile a Skype, con la differenza che i contatti importati sono gli “amici” che usano Messenger. Basta avviare la relativa applicazione, spostarsi su una conversazione aperta con un utente e selezionare il pulsante in alto a destra (quello identificato con la lettera “i”). Dalla successiva schermata sarà possibile chiamare, a costo zero. Telefonate e videochiamate non si pagano neanche con Tango, un’applicazione per pc, Android e iOS. Le videochat di gruppo, fino a un massimo di dodici utenti, sono la novità di ooVoo. FaceTime, invece, è pensato per il mondo Apple. Il programma da scaricare dipende, prima di tutto, dal tipo di dispositivo che si possiede: il Blackberry, per esempio, non è compatibile né con Skype né con Viber. Per il resto, la scelta dipende dalle funzioni che si preferiscono e dalla qualità della connessione internet: una chat ne richiede una meno potente di una videochiamata.

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