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Palermo – Lupo: cinque giorni di tempo per liberare la città dai rifiuti

Gaspare Ingargiola

Palermo – Lupo: cinque giorni di tempo per liberare la città dai rifiuti

mercoledì 01 Maggio 2013

Il conferimento a Bellolampo potrebbe proseguire per altri 65 giorni in attesa della fine dei lavori in discarica. Commissario straordinario e Comune al lavoro per uscire dall’emergenza

PALERMO – L’emergenza rifiuti ha ridotto Palermo al collasso. Strade quasi ostruite dai cumuli, accesso proibitivo a scuole e ospedali, pompieri impegnati giorno e notte per spegnere gli incendi appiccati ai cassonetti. Squadre di operai e mezzi pesanti di Amia e Comune lavorano incessantemente per recuperare l’arretrato e conferire i rifiuti a Bellolampo. La discarica avrebbe dovuto chiudere le porte proprio in questi giorni, dato che la sesta vasca del sito è ormai satura, ma come riferito nella giornata di ieri dal prefetto Umberto Postiglione "il commissario Lupo (Marco Lupo, scelto dalla Regione come commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ndr) ha provveduto a individuare le modalità di utilizzo della discarica di Bellolampo, che, a suo parere, potranno consentirne l’uso per altri 65 giorni, e cioé fino ai primi di luglio".
 
Tutto ciò riguarda però l’indifferenziata, mentre per ciò che concerne l’organico proveniente dai mercati e i rifiuti ingombranti (a esclusioni dei Raee) Bellolampo resterà aperta altre per due o tre settimane, in base alle necessità, poi ci si dovrà appoggiare a qualche altro sito. Intanto, continuano i lavori per ampliare la discarica, che dovrebbero concludersi proprio a luglio e garantire altri quattro anni di autonomia.
Ma quali sono i passaggi economici e amministrativi per riportare la situazione alla normalità? Il primo passo ovviamente è la soluzione dell’emergenza. Con due vertici in due giorni Regione, Comune, Asp, Protezione civile e curatori Amia hanno messo a punto un piano straordinario di smaltimento dell’immondizia. Il commissario Lupo, dirigente generale del Dipartimento delle Acque e dei rifiuti dell’assessorato regionale ai Servizi di pubblica utilità, ha disposto lo smaltimento dei rifiuti in altre discariche. “Ma occorre finire di parlare di discariche – ha affermato l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Nicolò Marino – e iniziare a parlare di impianti di riciclaggio dei rifiuti per passare quindi a una nuova gestione dei rifiuti e superare definitivamente l’emergenza”. Non a caso la scorsa settimana Marino ha emesso una direttiva esecutiva della legge regionale n. 9 del 2010, integrata e modificata dalla n. 3 del 2013, che ha creato le Srr, le Società per la regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti.
Nel loro ambito i Comuni, sia in forma singola (è il caso di Palermo, che è un’area metropolitana) sia in forma consorziale possono dare vita alle Aro (Aree di raccolta ottimali). Anche l’ultimo Consiglio dei ministri del Governo Monti, nel dichiarare lo stato di emergenza rifiuti per Palermo, ha prorogato le disposizioni contenute nell’ordinanza di Protezione civile del luglio 2010, che, fra le altre cose, richiamano alla necessità di applicare il Piano regionale dei rifiuti. In sostanza, da Stato e Regione stanno pervenendo tutti gli input perché si passi, almeno nell’isola, ad una gestione della raccolta affidata direttamente ai Comuni.
Una prima soluzione dovrebbe arrivare dall’ordinanza che stanno elaborando gli assessori comunali all’Ambiente, Giuseppe Barbera, e alle Attività produttive, Marco Di Marco. Il provvedimento, come ha fatto sapere in una nota Palazzo delle Aquile, riguarderà “la gestione, la differenziazione e il trattamento dei rifiuti prodotti dai mercati e dalla grande distribuzione” e metterà a punto “la raccolta dei rifiuti organici, secchi e umidi provenienti dalle aree verdi, dai giardini privati e dai mercati”. Il materiale organico verrà portato a Bellolampo dove è già stato attivato un biotrituratore e a breve se ne attiveranno altri due.
“Il Comune – si legge ancora nella nota – si è inoltre impegnato a organizzare a regime la raccolta e lo smaltimento controllato dei rifiuti ingombranti e dei residui della potatura, che saranno oggetto di un ulteriore provvedimento, e ha disposto che Coime, Amg e Amap mettano a disposizione della curatela dell’Amia tutti i mezzi speciali disponibili, dando priorità agli interventi nelle aree limitrofe alle scuole, agli ospedali e alle case di cura”. Contestualmente Barbera ha annunciato “l’avvio nelle prossime settimane delle procedure per realizzare un impianto di compostaggio nonché la richiesta alla Regione della seconda tranche di finanziamenti per incentivare la differenziata porta a porta”.
E mentre il sindaco Orlando ha sottolineato come "fino a questo momento non c’é una situazione di emergenza sanitaria”, ammettendo però che a causa del “gran caldo di questi giorni la situazione potrebbe diventare critica", il prefetto Postiglione ha cercato di rassicurare tutti riportando ancora una volta le parole di Lupo. "Il commissario – ha affermato – conta di riportare la situazione alla normalità entro 5 giorni". I palermitani sperano che i tempi possano essere rispettati.

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