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Palermo – Uscite incontrollate e sprechi. Ora bisogna tirare la cinghia

Luca Insalaco

Palermo – Uscite incontrollate e sprechi. Ora bisogna tirare la cinghia

sabato 29 Agosto 2009

Drago (PdL), presidente della Commissione Bilancio: “Si guardi ai conti delle società partecipate”. Il Comune ancora privo di un Piano per il contenimento delle spese

PALERMO – La spesa pubblica si disperde in mille sprechi e intanto la città soffre. È l’accusa del consigliere dell’Italia dei valori, Elio Bonfanti, che fa un elenco di “sperperi e spese clientelari” il cui taglio permetterebbe di recuperare risorse per le esigenze della città.
“Nel bilancio del Comune – accusa – mancano i fondi per garantire settori vitali come la scuola, l’assistenza sociale, lo sport, lo sviluppo economico. L’Amministrazione comunale deve dire addio a incarichi e consulenti per i quali si spendono circa 1,6mln di euro. Devono essere tolte macchine blu di rappresentanza e ridimensionate le auto di servizio se non per casi di assoluta necessità: vi sono 23 auto blu che costano 156 mila l’anno, si consuma per il parco macchine, escluso per quelle in dotazione dei Vigili urbani, circa 8mila litri di carburante ogni due-tre giorni, si impiegano in maniera impropria autisti e personale di autoparco. Si deve mettere mano al ‘Piano triennale del contenimento delle spese’, voluto dalla legge e non attuato e inserire il Trimestrale di cassa per monitorare l’andamento delle entrate e delle spese”.
“Il Comune – ribatte il presidente della Commissione Bilancio, Sebastiano Drago – ha un contratto di leasing per le vetture di servizio che scade il prossimo anno. L’inadempienza porterebbe il Comune a pagare delle penali salate. Inoltre, il risparmio che si avrebbe tagliando le auto blu sarebbe ridicolo e di gran lunga inferiore alla somma necessaria per l’acquisto delle vetture, considerato che ogni auto costa circa 300 euro al mese. Lo stesso discorso vale per la telefonia mobile, il cui costo è irrisorio: 190 mila euro l’anno, di cui 90 mila di tasse”.
Il Comune, insomma obietta Drago – ha effettuato tutti i tagli possibili.
“Per gli sprechi – osserva il consigliere del Pdl – bisogna semmai guardare alle partecipate. Basti pensare che la Gesip ha appena acquistato 20 pc e che l’Amat solo un mese fa ha nominato un consulente esterno. La soluzione è quella del controllo analogo delle società partecipate, richiesto dalla Corte dei conti, dalla Giunta e dalle Commissioni. Il Consiglio comunale, pero, si è finora mostrato sordo a queste richieste, tanto che il punto è all’ordine del giorno da sei mesi. Il Pd vorrebbe istituire delle authority composte da esterni, noi invece riteniamo che non si possa più fare ricorso a soggetti esterni”.
 

 
Risparmio. Ottimizzare le risorse dell’ente
 
PALERMO – L’art. 2, comma 594 e seguenti della Legge 244/07 (Legge Finanziaria 2008) impone alle Pubbliche amministrazioni di predisporre programmi triennali per il contenimento della spesa corrente.
Come si legge al comma 594, vanno adottati “per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo: a) delle dotazioni strumentali anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali”.
Devono essere indicate le “misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento di particolari attività che ne richiedono l’uso”.

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