Crisi del mattone, in Sicilia fatturato in calo del 29,9% - QdS

Crisi del mattone, in Sicilia fatturato in calo del 29,9%

Liliana Rosano

Crisi del mattone, in Sicilia fatturato in calo del 29,9%

sabato 25 Maggio 2013

È quanto emerge dal Rapporto immobiliare 2013 realizzato dall’Abi e dall’Agenzia delle Entrate. Mutui ipotecari: nella nostra Isola, rispetto al 2011, il crollo è del 43,1%

MILANO – Senza dubbio il 2012 è stato un annus horribilis per il mercato immobiliare siciliano. L’anno scorso, infatti, le compravendite hanno subito un vero e proprio crollo diminuendo del 27,4% sul 2011, con un totale di 31.310 transazioni: si tratta del peggior risultato dal 1985 quando le abitazioni compravendute erano state circa 430mila. È quanto emerge dal Rapporto immobiliare 2013 realizzato dall’Agenzia delle Entrate e dall’Abi. La percentuale siciliana è più alta della media italiana, che nel 2012 è stata pari a -27,7% di perdita di compravendita.
Per gli acquisti di nuda proprietà, in Sicilia nel 2012 è stato registrato un calo del 16,6%. In tutto gli acquisti di nuda proprietà sono stati 1.645 contro i 23.666 della media italiana. Con il calo delle abitazioni in vendita, diminuisce chiaramente anche il fatturato. Il Rapporto ha stimato infatti che in Sicilia nel 2012, il fatturato è stato di 3,3 milioni con un calo del 29,9 per cento sul 2011. Un calo a due cifre che risparmia solo la Valle d’Aosta, regione nella quale il fatturato diminuisce del -4,7%.
 
Spiccano Abruzzo, Marche e Sardegna dove il valore di scambio nel 2012 diminuisce di oltre il -30%. Calano non solo gli acquisti ma anche i mutui ipotecari. Quest’ultimi, per l’acquisto di abitazioni da parte di persone fisiche subiscono, come già visto, nel 2012 rispetto al 2011 una forte flessione negativa del -38,6%. L’analisi regionale evidenzia cali diffusi di forte entità in tutto il territorio . La perdita più elevata, che sfiora il -45%, si registra in Molise, seguita a breve distanza dalle regioni Marche e Sicilia. Nell’Isola, il calo, rispetto al 2011 è stato del 43,1 per cento.
In analogia con i mutui ipotecari,  anche l’ammontare di capitale mostra netti cali in tutte le regioni con punte massime in Molise, nelle Marche e in Sicilia. Sempre in Sicilia, l’ammontare di capitale nello scorso anno è stato di 839, 4 milioni con un -46,7 per cento sul 2011. Dei complessivi 19,6 miliardi di capitale erogati in Italia, il 40% circa finanzia l’acquisto di abitazioni in Lombardia (25,9%) e nel Lazio (14,9%) che tuttavia evidenziano una decisa flessione (-40,0% e -41,7% rispettivamente).
In Sicilia questa percentuale scende al 4,3%. Il valore del capitale unitario di ciascuna regione, riflette le differenze delle quotazioni medie delle abitazioni che si apprezzano tra le stesse.
Nel 2012, infatti, il capitale erogato per un’unità abitativa è massimo (156 mila euro circa) nel Lazio, regione con elevati livelli dei prezzi, e scende a circa 90 mila euro in Basilicata e a 107 mila in Sicilia. In termini di tasso di interesse applicato alla prima rata, più di un punto percentuale distanzia la Sardegna, regione con il tasso più elevato, 5% circa, dalla Valle d’Aosta, regione con il tasso minimo, 3,85%, che si traduce in circa 64 euro mensili (in più per la Sardegna), nell’ipotesi di un finanziamento di 100 mila euro con durata pari alla media nazionale.
In Sicilia, come nel resto del Sud, il tasso è abbastanza alto con il 4,35 per cento con una rata media mensile di 641 euro. Con qualche eccezione, sono le regioni del Sud a presentare tassi di interesse più elevati, mentre al Nord i tassi sono più bassi. Rispetto al 2011, i tassi di interesse sono aumentati in tutte le regioni con una tendenza al maggior rialzo nelle regioni con tassi più elevati.

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