Mercato immobiliare, crollo dei prezzi medi di vendita - QdS

Mercato immobiliare, crollo dei prezzi medi di vendita

Liliana Rosano

Mercato immobiliare, crollo dei prezzi medi di vendita

mercoledì 29 Maggio 2013

Al Sud tiene bene la domanda di appartamenti con almeno 5 locali, al Nord i monolocali (+0,5%). Indagine riferita al primo trimestre 2013: a Palermo il calo maggiore (-4,8%)

PALERMO – Nessun spiraglio di luce per il mercato immobiliare siciliano.- Dopo qualche piccolo segnale positivo, fra gennaio e febbraio, il mercato immobiliare residenziale , rimane ancora in territorio negativo, sia come andamento dei prezzi sia come domanda di chi cerca casa da acquistare.
È quanto emerge dall’Indagine congiunturale sul I trimestre 2013 realizzata da Casait. Le variazioni più negative (-1,8% in media), si sono registrate al Nord, mentre nel Centro e nel Sud Italia i valori sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a fine 2012. Il calo medio in Italia dei prezzi negli ultimi cinque anni è stato del 23,3%. Nelle grandi città, Palermo a fine trimestre segna il calo maggiore (-4,8%). Nel capoluogo siciliano infatti, i prezzi medi sono passati da 2.100 euro a metro quadrato (Gennaio 2013) a 2000 euro (Marzo 2013).
 
Se si considera poi la variazione percentuale rispetto al 2000, si parla del -21,1 per cento nella sola Palermo. A Catania invece, i prezzi medi di vendita sono diminuiti dell’1,0 per cento nel primo trimestre 2013, passando da 2.000 a 1.980 mentre rispetto al 2007 la variazione è stata del -24,3%.
A livello nazionale, la forbice fra i prezzi della domanda e quelli dell’offerta è del 18,5%. E, alla fine di aprile, i prezzi di vendita, in media, hanno fatto segnare un nuovo calo dell’1,3%.
Il termometro della crisi immobiliare è ancora più evidente se paragonato con i prezzi massimi del 2007, il mercato delle grandi città ha ceduto circa il 20% del valore. Al primo posto, in negativo, Bologna che rispetto a marzo 2007 ha perso il 24,3% del valore al metro quadro; Roma e Bari le città che hanno perso meno. Nel Nord Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall’offerta, resta vicino ai 2.400 euro al metro quadro. Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi dell’offerta resta sopra i 18 punti percentuali (18,7%). Nel Centro Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall’offerta, è sempre sopra i 3.000 euro al metro quadro (un valore che comunque risente del peso di Firenze e Roma). Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi dell’offerta resta del 19%, come da fine 2012. Nel Sud Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall’offerta, è di circa 1.800 euro al metro quadro, il valore medio più basso fra le tre macro aree. Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi dell’offerta è del 17,8%.
Sul fronte di domanda e offerta, grazie alle centinaia di migliaia di annunci e richieste registrate mensilmente, è stata condotta un’analisi dettagliata su quanto sono variati i due indicatori di mercato rispetto a fine 2012. L’offerta di immobili in vendita è cresciuta del 4,5% a livello nazionale. L’incremento maggiore dell’offerta è stato registrato nel Sud Italia dove lo stock di immobili disponibili è aumentato del 5,1%.
 
La domanda nazionale è invece calata solo dello 0,8%, con un andamento maggiormente negativo nelle regioni del Nord Italia (-1,5%), stabile al Centro e in calo lievissimo al Sud. Se nella media generale la domanda è ancora in calo, lo stesso indicatore “spaccato” a seconda delle tipologie più cercate, fa registrare nel trimestre qualche interessante segnale di ripresa rispetto a fine 2012. In particolare nel Centro cresce la domanda di bilocali (+2,6%) e trilocali (+1,7%); nel Sud Italia, come da tradizione tiene bene la domanda di appartamenti con almeno 5 locali (+1,5%), nel Nord lievissima variazione positiva solo per i monolocali (+0,5%).

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