Il problema, tuttavia, non è solo legato ai flussi turistici, ma anche alla mobilità all’interno di un Paese che deve scontare una fragilità meridionale, e siciliana in particolare, fatta di tagli ai treni di lunga percorrenza, regime concorrenziale assente, infrastrutture viarie inadeguate e rotte low-cost ancora da integrare nel sistema dei trasporti.
La Regione, in seguito ai proclami del governatore Crocetta dello scorso luglio, ha promesso di intervenire, ma i tempi per equilibrare sembrano ancora lunghi. (continua)