Catania - Pescheria in perenne emergenza tra irregolari e carenze igieniche - QdS

Catania – Pescheria in perenne emergenza tra irregolari e carenze igieniche

Antonio Borzi

Catania – Pescheria in perenne emergenza tra irregolari e carenze igieniche

giovedì 31 Ottobre 2013

L’amministrazione garantisce interventi. L’assessore Mazzola: “Guerra forte”per la legalità nel mercato. Un “fiore all’occhiello” sbiadito: tradizioni negative difficili da modificare

CATANIA – Uno dei mercati storici di Catania, perfettamente inserito nel contesto del centro storico, è la Pescheria. Da anni si dibatte sul futuro di questa risorsa che potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello nell’offerta turistica che la città etnea può offrire. Ma il condizionale è d’obbligo perché per anni l’attenzione è stata assente. Anzi, nel corso delle varie amministrazioni tanti sono stati i progetti sulla Pescheria senza che, in perfetto stile gattopardiano, nulla sia cambiato.
Con l’avvento dell’amministrazione Bianco abbiamo voluto sentire il nuovo assessore al ramo, Angela Mazzola, per sapere che cosa si ha intenzione di fare per cercare di portare la legalità e potenziare questo storico mercato cittadino. “In questo momento – dichiara l’assessore – stiamo attuando una serie di conferenze di servizi per pianificare e conoscere tutti gli attori coinvolti nella pescheria. Stiamo iniziando a muoverci in questo settore che per anni ha vissuto in molte sue componenti nell’illegalità”.
Sembra dunque che qualcosa si debba fare, appare evidente anche per l’assessore come non si possa continuare in questo modo con i turisti che vedono una mancanza di rispetto totale per le regole igieniche e il proliferare di commercianti irregolari. “La nostra idea – aggiunge la Mazzola – è quella di fare della pescheria un polo d’attrazione turistica per la vicinanza a centri fondamentali come il porto o il vicino Duomo. Per far questo stiamo studiando la situazione ma chiediamo soprattutto ai cittadini e agli operatori del mercato di aiutarci”.
Ma è proprio sugli operatori che nel corso degli anni si sono concentrate le maggiori polemiche. Innanzitutto i regolari sono stati accusati di non rispettare gli standard igienici con l’interessamento in tal senso anche della Commissione Europea. Da questo punto di vista timidi passi in avanti sono stati fatti ma ancora tanto resta da fare. Quello che ancora appare lontano dalla risoluzione è portare la legalità nel mercato. Un problema che accomuna diversi mercati storici cittadini e di cui è consapevole anche l’assessore.
 
“Dobbiamo – afferma a tal proposito – dare chances per chi vuole regolarizzarsi. La porta dell’Amministrazione comunale in questo senso è sempre aperta per chi desidera entrare in un percorso virtuoso. Ma, e su questo voglio essere chiara, per coloro i quali continuano nell’irregolarità vi sarà una guerra forte. Per combattere questo malaffare non possiamo contare solo sulle forze dei Vigili Urbani, che sono inadeguate per numero, ma dobbiamo attuare una progettazione”.
Per la pescheria al momento poco cambia, continuano gli irregolari, continua il caos giornaliero con la difficoltà anche soltanto a camminare fra gli espositori. L’Amministrazione afferma di voler intervenire, di progettare. Ben venga uno studio attento delle esigenze del mercato e degli operatori ma tante volte abbiamo visto lo studio non trasformarsi in applicazione concreta. Catania, i suoi cittadini e la sua economia attendono fiduciosi per un reale cambiamento della situazione.

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