Latte materno, un bene prezioso che può essere raccolto e donato - QdS

Latte materno, un bene prezioso che può essere raccolto e donato

Giulia Cosentino

Latte materno, un bene prezioso che può essere raccolto e donato

martedì 12 Novembre 2013

Più di 300 donatrici volontarie nel centro del capoluogo siciliano dal 2005 in aiuto dei bimbi prematuri. In Sicilia si trovano due banche (a Palermo e Agrigento), ma sono poco conosciute

PALERMO – Lo chiamano “oro bianco” e ogni suo grammo è prezioso. Stiamo parlando del latte materno, alimento unico e insostituibile soprattutto durante i primi mesi di vita e in particolare per i più piccoli, ossia per i nati prematuri.
Il latte materno difatti può certamente contribuire al completamento della vita che continua a formarsi all’interno di un’incubatrice. Quando la scienza e l’amore – quindi – camminano di pari passo. Perché dietro tecnologie e studi scientifici c’è sempre una forma d’amore e donare è il grado massimo per poter estenderlo e divulgarlo.
Solo poche settimane fa si è celebrata la settimana mondiale dell’allattamento al seno che ha messo in evidenza non solo i benefici del latte materno, ma anche l’esistenza di apposite “banche” , ossia di quei luoghi dove poter donare e mettere a disposizione un alimento tanto prezioso a chi non ne dispone per un motivo o un altro. Ed è una soddisfazione pensare che proprio il nostro Paese, che arranca tra problemi e situazioni varie, si pone all’avanguardia rispetto al resto d’Europa.
 
In testa Francia e Svezia. Secondo le ultime statistiche difatti su 128 centri europei, 28 si trovano in Italia. Certo la situazione non è omogenea in tutto il territorio in quanto ci sono alcune regioni come Sardegna, Umbria e Basilicata che ne sono sprovviste, mentre solo in Toscana si contano ben sei centri di banche del latte materno, seguita dall’Emilia Romagna (quattro) e dalla Puglia (tre). In Sicilia due sono i centri operativi, rispettivamente ad Agrigento e a Palermo.
A questo proposito, sulle pagine del QdS dell’1 marzo e del 9 Giugno 2012, si era già cercato di mettere in risalto e informare sull’esistenza di appositi centri di donazione del latte materno, strutture che si reggono in piedi grazie a neo mamme che presentano una produzione di latte capace di soddisfare le esigenze non solo del loro bambino, ma anche di quelle altrui. Il tutto alla luce della sicurezza e del controllo.
Il latte delle donatrici, così come le stesse, vengono difatti selezionate sulla base di appositi criteri che ne stabiliscono la possibilità di poter donare l’alimento.
A Palermo, il centro curato da Iwona Kazmierska dal 2005 ha arruolato più di 300 donatrici e l’obiettivo è quello di continuare ad informatizzare per accrescere il numero. “Nel 2013 il numero delle donatrici – ha detto Kazmierska – è cresciuto a 30 ed è un traguardo pensare che innanzitutto esiste la volontà di una madre di poter donare il proprio latte per aiutare altri bimbi nati prematuri”.
Purtroppo l’esistenza delle banche del latte e della possibilità di donare l’alimento viaggia sul passaparola o su alcuni incontri mirati, come quello previsto mercoledì 13 novembre a villa Niscemi a Palermo.
“Non basta però che venga riconosciuta l’esistenza delle banche del latte , sarebbe senz’altro positiva – ha aggiunto Kazmierska – la collaborazione tra Enti e Istituzioni con i reparti di Neonatologia per poter promuovere l’allattamento in tutte le sue sfaccettature”.
Non tutte difatti sanno che è possibile poter donare l’alimento più semplice e naturale che possa esistere e che è capace di poter salvare ed aiutare un bimbo nato pretermine. E basta davvero poco e non costa nulla. Le donne donatrici, che godono di buona salute, risultate quindi positive per poterlo diventare, dopo il primo incontro in Ospedale con i medici del settore (nel corso del quale vengono “istruite” sulle modalità di raccolta del latte e sulle norme igieniche per poterlo fare), possono raccogliere il proprio latte a casa e offrirlo a domicilio.
 

 
Allarme latte venduto online: oltre il 75% manca di requisiti igienici
In controtendenza ai benefici, non mancano di certo gli svantaggi non sicuramente dovuti alla componente nutritiva del latte materno, ma ai pochi controlli dovuti in particolare alla sua “vendita online”, spesso per pochi euro. Secondo uno studio coordinato dal Nationwide Children’s Hospital negli stati Uniti, più di tre quarti di campione di latte risultano essere contaminati, causando malattie, anche gravi, per i bambini. Molto spesso il liquido analizzato aveva segni di cattiva conservazione o pratiche di spedizione .A differenza del resto d’Europa, in America, il latte materno non è difatti sottoposto ad opportuni e severi controlli e questo di certo causa gravi rischi a partire già da quello che dovrebbe essere un atto primario e automatico, quale quello della detergenza delle mani prima di estrarre e distribuire il proprio latte che deve comunque essere pastorizzato e sottoposto a screening per eliminare il pericolo di germi prima di essere distribuito e arrivare a destinazione.

Benefici allattamento. Contribuisce allo sviluppo del sistema nervoso e della vista
Già il Ministero della salute con la deliberazione del 20 dicembre 2007, in accordo con la conferenza permanente Stato-Regioni, ha riconosciuto l’allattamento al seno come forma di alimentazione naturale e normale nella prima infanzia e come misura di salute pubblica primaria. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), insieme all’Unicef sostengono che l’allattamento al seno sia un diritto fondamentale dei bambini e delle mamme che devono essere sostenute per poter cercare di farlo nel migliore dei modi, raccomandando l’allattamento esclusivo al seno almeno fino al sesto mese di vita. Tanti, parecchi i benefici dell’allattamento: il latte materno (già dal colostro, primo “latte” a fuoriuscire dopo il parto) contiene tutti i nutrienti necessari alla crescita e allo sviluppo del sistema nervoso e della vista del bambino; contiene anticorpi e altre componenti protettive per poter proteggerlo da infezioni o per meglio resistere ad eventuali malattie o allergie; previene il diabete giovanile nei piccoli geneticamente predisposti; riduce rischio di soprappeso ed obesità, aiuta a sviluppare una migliore salute dentale e ad accrescere le conoscenze gustative, poiché il suo sapore cambia in base a quello che mangia la mamma. Anche la madre gode di alcuni benefici: allattare significa ridurre eventuali emorragie post partum in quanto ripristina la naturale forma dell’utero, si riduce il rischio di osteoporosi in menopausa e si ritorna prima in piena forma fisica. Non mancano poi i benefici psico-affettivi: allattare accrescere e migliora il legame indissolubile tra madre e figlio.

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