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Catania – “Centro Midulla” nel degrado, così la cultura è dimenticata

Melania Tanteri

Catania – “Centro Midulla” nel degrado, così la cultura è dimenticata

martedì 15 Settembre 2009

La struttura realizzata 10 anni fa a San Cristoforo ospita una sala conferenze e anche una biblioteca. Il consigliere di circoscrizione Riolo (Pd): “Poche iniziative e troppa sporcizia”

CATANIA – Cumuli di spazzatura sparsi, insetti di vario genere, tombini otturati straripanti di rifiuti e un odore nauseabondo che si diffonde ovunque.
Questo il triste quadro di Via Zuccarelli, traversa di via Belfiore nel rione S. Cristoforo. Qui, tra gli scarti del mercato, gettati in strada e dati alle fiamme, si trova il “Centro culturale Midulla”, realizzato circa 10 anni fa in un edificio che ospitava un vecchio cinema e dotato di una palestra, di una sala conferenze, di una saletta proiezioni e di ulteriori spazi annessi e utilizzabili come laboratori o sale studio.
 
Di recente, poi, all’interno del centro è sorta anche una biblioteca, allestita anche grazie al contributo dei consiglieri della prima municipalità che,  il 7 Marzo scorso hanno organizzato un’iniziativa di raccolta di libri usati al fine di completare e accelerare l’allestimento della biblioteca e consentirne la rapida apertura. Oggi, a distanza di sei mesi, niente sembra essersi mosso e il centro, miseramente vuoto, spicca tra la sporcizia e l’incuria. “Trascorrono i mesi ma si sa, catalogare i libri è complicato e richiede molto tempo – afferma ironica Valentina Riolo, consigliere della circoscrizione da tempo impegnata per la diffusione e libera fruizione della cultura a San Cristoforo. Nonostante le ripetute richieste dei consiglieri di quartiere, insieme a me Giuseppe Strano e Ferdinando Nicoletti – continua – tutto tace”.
 
E questo nonostante molti cittadini volenterosi si siano recati al ‘Midulla’ per donare altri libri e per chiedere informazioni sulle attività del centro e in particolare sulla biblioteca. “I ‘donatori’ dei libri usati – continua la Riolo – aspettano ancora di essere contattati, come era stato loro promesso,per essere invitati all’inaugurazione della biblioteca, un’inaugurazione che non si è mai fatta, nonostante il via libera della Direzione al ecentramento, solo perché l’Assessorato alla Cultura non lo ha ritenuto necessario. In fondo – afferma – basta mettere un piccolo cartello sulla porta d’ingresso, quasi sempre chiusa per motivi igienici e di sicurezza, per comunicare l’apertura della biblioteca, avvenuta formalmente il 30 aprile 2009”. Il cartello in realtà esiste e spicca tra le vetrate rotte dell’ex cinema, ma gli abitanti continuano a considerare nulle le attività del centro, sia per la scarsa programmazione di iniziative, sia per il contesto di sporcizia e degrado in cui questo sorge.

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