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Palermo – Assestamenti di bilancio al fotofinish ma con due brutti colpi per Orlando

Gaspare Ingargiola

Palermo – Assestamenti di bilancio al fotofinish ma con due brutti colpi per Orlando

mercoledì 04 Dicembre 2013

Bocciata la ristrutturazione della Basilica di San Basilio e il finanziamento per le Circoscrizioni. “Manovrina” da 46 mln di € per rimodulare alcune somme avanzate dal previsionale

PALERMO – All’ultimo giorno utile il Consiglio comunale di Palermo è riuscito ad approvare l’assestamento di bilancio, una “manovrina” da 46 milioni di euro che ricolloca o rimodula alcune somme avanzate dal previsionale 2013. Non si tratta di un obbligo di legge, perchè le somme non impegnate sarebbero rimaste in economia per il prossimo bilancio, ma Sala delle Lapidi è riuscita comunque a ridursi in extremis perchè la scadenza fissata per legge era il 30 novembre e il sì definitivo è arrivato all’alba di domenica 1 dicembre (la seduta è stata aperta sabato e fa testo quella).
L’atto ha ricevuto il parere positivo dei Revisori contabili e della Commissione bilancio. Nella manovrina non c’è disequilibrio perché gli investimenti sono compensati da mutui e trasferimenti extracomunali mentre i 33 milioni di avanzo vanno a rinvigorire il bilancio su indicazione della Corte dei Conti. Tra gli interventi principali si contano la ricapitalizzazione della quota comunale azionaria in Gesap, l’incremento del fondo di riserva per 1,8 milioni (che si sommano ai 5,5 già presenti), uno stanziamento da 1,5 milioni per l’assistenza ai disabili nelle scuole, 200 mila euro per la videosorveglianza delle aree pedonali, 120 mila euro per l’Edilizia Privata.
Da segnalare, fra le entrate, 4 milioni di euro provenienti dalle contravvenzioni agli automobilisti indisciplinati. Si tratta di multe accertate e ancora da incassare. Di questi, 2 milioni sono vincolati per legge per la promozione della sicurezza e dell’educazione stradali. Tra gli investimenti quello più contestato dalle forze di opposizione è stato la ricapitalizzazione di Gesap, ritenuta da Filippo Occhipinti di Idv “intempestiva, dato che improvvisamente la Provincia si è tirata indietro nel processo di privatizzazione. Era meglio capire prima le sue reali intenzioni”. Il giorno dopo il sindaco Leoluca Orlando ha spiegato la scelta di “rafforzare la quota pubblica di Gesap perché vogliamo ancora privatizzarla non da una posizione di debolezza ma di forza”.
Il primo cittadino e tutta la sua Giunta hanno però dovuto incassare due brutti colpi con la bocciatura della ristrutturazione della Basilica di San Basilio e del finanziamento per le Circoscrizioni. Col primo intervento si voleva trasformare la basilica nella nuova Casa delle Culture accendendo un mutuo da 4,9 milioni di euro, così come prevedeva il dossier per la candidatura a Capitale europea della Cultura 2019, poi bocciato dalla commissione ministeriale. Una maggioranza trasversale di consiglieri ha silurato l’investimento ritenendolo non prioritario rispetto alle emergenze della città. Il mutuo è stato comunque acceso ma per sostentare tante piccole opere, tutte inserite nel Piano triennale: la metanizzazione di Ciaculli, il completamento delle vie Evangelista Di Blasi e Corradino di Svevia e la realizzazione delle fognature per acque bianche e nere nelle vie Valenza e Agnetta.
Un’altra bordata del Consiglio alla giunta è arrivata, come detto, sulle Circoscrizioni: il primo cittadino aveva chiesto esplicitamente in una nota di ripristinare il fondo tagliato in bilancio (“sono certo che il Consiglio comunale, che ha sempre manifestato grande attenzione e sensibilità per lo sviluppo della città, saprà oggi mostrare analoga sensibilità verso le Circoscrizioni”, aveva detto) ma l’aula lo ha ignorato. Niente soldi né per la Gesip (qualcuno aveva proposto un “regalo” di Natale da 500 euro, altri emendamenti pensavano a rimpinguare con 10 milioni il capitalo di bilancio) né per l’istituzione di un fondo speciale di 5 milioni per indennizzare, anche se in parte, l’Imu (specie dopo le decisioni del governo nazionale) e la Tares, giudicata troppo più esosa della Tarsu 2012. Una proposta, questa, del centrosinistra (Pd, Idv e Ora Palermo) unito come non accadeva da prima dell’elezione di Orlando. Cassata l’idea, i consiglieri hanno abbandonato polemicamente l’aula.

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