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Palermo – Teatro Garibaldi: prove di rilancio dopo il lungo periodo di inattività

Gaspare Ingargiola

Palermo – Teatro Garibaldi: prove di rilancio dopo il lungo periodo di inattività

venerdì 31 Gennaio 2014

L’incarico affidato dalla Giunta Orlando durerà sei mesi, poi si predisporrà un bando pubblico. Bavera direttore artistico: una scelta che non ha trovato consensi unanimi

PALERMO – Dopo un anno e mezzo di occupazione e quasi tre mesi di chiusura il Teatro Garibaldi alla Kalsa riapre i battenti sotto la supervisione di Matteo Bavera: è lui il vecchio-nuovo direttore artistico designato per sei mesi dalla giunta Orlando. Vecchio perché Bavera ha già diretto il teatro prima dell’occupazione e di un lungo periodo di inattività. E adesso ritorna, per la verità neanche troppo ben accolto da una buona fetta di artisti palermitani.
Come primo atto ha coinvolto un gruppo di volontari e artisti nell’operazione di ripulitura dello spazio abbandonato da mesi. Il nuovo direttore artistico è stato presentato in conferenza stampa alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e degli assessori alla Cultura, Francesco Giambrone, e ai Lavori Pubblici, Agata Bazzi, oltre che dei rappresentanti dell’associazione Teatro Garibaldi. Già, perché il complesso fa parte dell’Unione Teatri d’Europa fondata da Giorgio Strehler e Jack Lang ed è stato vincitore in passato di diversi riconoscimenti internazionali.
L’assegnazione a Bavera non è avvenuta con un bando, come aveva annunciato piazza Pretoria mesi fa, ma attraverso un incarico diretto. Le ragioni di questa accelerazione sono dettate dalle gravi condizioni strutturali in cui si trova l’immobile, che ha già subito danni per 120 mila euro a causa di furti e atti vandalici. Sia per il ripristino sia per la programmazione culturale comunale l’amministrazione attingerà a 60 mila euro dei fondi interministeriali Arcus.
“Dopo la riapertura del teatro da parte di alcuni artisti palermitani – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando –, che ci hanno dato un messaggio forte e, in qualche modo, ci hanno ricordato la necessità che il Teatro fosse non occupato ma usato, ci siamo posti il problema di come frenare il progressivo degrado di questa struttura. Chiaramente questa condizione di ‘cantiere teatro’ sarà di passaggio. A lavori ultimati il cantiere verrà chiuso e il teatro continuerà”.
In cartellone sono stati inseriti seminari, laboratori, drammi teatrali, performance e installazioni, realizzati da artisti provenienti da tutta Italia. C’è una sola compagnia palermitana, quella che si è assunta l’eredità di Franco Scaldati, morto l’anno scorso. È questo uno dei punti che ha attirato le maggiori critiche sul programma comunale: negativa l’accoglienza di artisti del calibro di Emma Dante, Davide Enia e Roberta Torre.
Qualcuno si è spinto addirittura a parlare di affidamento ad personam. “Alle critiche che questa nostra scelta ha suscitato – ha replicato l’assessore Giambrone – rispondo che il disappunto andava espresso di fronte a una situazione che vedeva il Teatro Garibaldi chiuso e vandalizzato. La nostra valutazione è in linea con un’alta qualità e la salvaguardia del bene. Quando il cantiere sarà concluso, entro i sei mesi di gestione del progetto, si farà un bando pubblico”.
Le contestazioni mosse alla presa di posizione del Comune nascono anche dal fatto che lo stesso Bavera in passato si è espresso con parole poco tenere nei confronti dell’esperienza dell’occupazione, che si è conclusa a ottobre quando il collettivo del Tga (Teatro Garibaldi aperto) si è defilato, anche in questo caso non senza qualche strascico, “a causa dei muri di gomma e di incomunicabilità contro i quali ci siamo scontrati in questa città”.
“Fra le retroguardie – ebbe a scrivere il collettivo in una nota – campeggia ancora una stasi che continua ad alimentare una sotterranea guerra di interessi personalistici e clientelari che blocca qualsiasi occasione di crescita”.

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