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Palermo – Intesa Teatro Massimo-sindacati per evitare scioperi e agitazioni

Gaspare Ingargiola

Palermo – Intesa Teatro Massimo-sindacati per evitare scioperi e agitazioni

giovedì 18 Dicembre 2014

Il percorso di rilancio prosegue attraverso una rinnovata collaborazione tra Fondazione e lavoratori. Un accordo per tutelare gli eventi e gli spettacoli di maggiore importanza

PALERMO – Dopo l’accordo con i sindacati per il Piano di risanamento, che consentirà risparmi per tre milioni di euro grazie ai tagli a indennità ed esternalizzazioni, e dopo l’ingresso di soci esterni (non tutti privati: ci sono anche Comune, Sispi e Amg), la Sovrintendenza della Fondazione Teatro Massimo ha messo a segno un altro colpo per la rinascita di un luogo di cultura che ha vissuto anni pericolosi tra passivi di bilancio e proteste dei lavoratori.
Proprio su quest’ultimo aspetto si concentra il nuovo accordo con i sindacati: un protocollo d’intesa per evitare scioperi e stati di agitazione durante gli spettacoli finanziati da sponsor pubblici o privati, eventi di beneficienza e tournée nazionali e internazionali. Lo ha annunciato il sindaco Leoluca Orlando durante la presentazione del tradizionale concerto di Capodanno, quest’anno intitolato “Festa del fuoco”, che comprende un’antologia di pagine celebri del repertorio, con musiche di Grieg, Offenbach, Verdi, Beethoven, Rossini Ravel, Bizet, De Falla e Strauss. L’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza a favore del Cento Astalli e dell’Istituto di Santa Chiara.
“Il protocollo di intesa siglato oggi con le organizzazioni sindacali – hanno sottolineato Leoluca Orlando e il sovrintendente della Fondazione, Francesco Giambrone –  rappresenta la conferma del valore del Teatro Massimo per la città di Palermo, l’amore e l’attenzione nei confronti di questa importante istituzione culturale, tanto da parte dei lavoratori quanto dei cittadini. Il clima certamente è oggi molto positivo ed è al tempo stesso causa ed effetto di programmi di crescita e di sviluppo per il rilancio nazionale e internazionale del Teatro Massimo”.
“L’idea vera –  ha spiegato Maurizio Rosso della Slc Cgil –  è quella di affermare che la Fondazione Teatro Massimo sia un centro di produzione d’eccellenza, che crei sviluppo artistico ed economico e che garantisca ai lavoratori i livelli professionali che meritano. Questo ulteriore passaggio conferma l’indirizzo di competenza ed equilibrio che sempre di più nel merito faranno della Fondazione Teatro Massimo, un’istituzione di caratura internazionale”.
“Siamo sicuri – ha affermato Michele De Luca di Fistel Cisl – che grazie alla maggiore redditività del Teatro recupereremo presto i soldi ai quali i lavoratori hanno rinunciato con gli accordi necessari per l’avviamento del piano di risanamento triennale. In vista di quest’obiettivo ci siamo impegnati per tre anni a non scioperare per tutti quegli spettacoli a bollino rosso che non possono assolutamente saltare. Per noi si tratta di una sorta di fidejussione sociale”.
“Questo accordo – ha auspicato Giuseppe Tumminia della Uilcom Com – è il primo passo di un percorso innovativo nel sistema relazionale nel settore lirico sinfonico: la scelta di congelare le azioni di sciopero in presenza di spettacoli sensibili, con la partecipazione degli sponsor privati, rappresenta una sostanziale azione di rilancio e tutela nel piano di risanamento, a garanzia dei livelli occupazionali e dell’azione di sviluppo del Teatro Massimo di Palermo. Il modello Fondazione Teatro Massimo smentisce quella intelligentia che in tutti questi anni ha attaccato a testa bassa il settore artistico negandole la strategicità di un comparto che se correttamente valorizzato può trainare l’economia del paese”.
Prosegue dunque il percorso di rilancio del Teatro, che durante le festività natalizie ospiterà un cartellone di 67 eventi (“Il Massimo per tutti”) fino al 6 gennaio: concerti di ensemble cameristici di allievi dei conservatori di Palermo, Trapani e Messina, proiezioni di film, incontri con scrittori, concerti jazz e di musica popolare, visite del teatro con guide d’eccezione (fra le quali lo stesso Orlando), spettacoli per i più piccoli, gospel e musiche dal mondo, il cunto di Mimmo Cuticchio. Momento clou della programmazione sarà il concerto di Capodanno (l’1 gennaio alle 18.30) affidato al direttore musicale del Massimo Gabriele Ferro, che sarà anche proiettato in diretta su maxischermo in piazza Verdi.

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