Approvati i nuovi modelli di dichiarazione annuale Iva - QdS

Approvati i nuovi modelli di dichiarazione annuale Iva

Michela Forastieri

Approvati i nuovi modelli di dichiarazione annuale Iva

martedì 03 Febbraio 2015

Dichiarazioni Iva, 730, 770 e certificazione unica in base a “decreto semplificazioni” e legge di stabilità. Da presentare telematicamente dal 1° febbraio e entro il 30 settembre 2015

PALERMO – Dopo avere conosciuto le “bozze”, giungono i modelli definitivi delle dichiarazioni fiscali di quest’anno, ossia i modelli per le dichiarazioni IVA, i modelli 730, 770 e la Certificazione Unica.
Tutti i nuovi modelli tengono conto delle novità introdotte dal "decreto semplificazioni" (il Decreto Legislativo 175/2014), e dalla legge di Stabilità per il 2016 (la legge 190/2014), e più in particolare, per le imposte dirette, della disposizione che prevede la dichiarazione dei redditi "precompilata" e la nuova Certificazione Unica (modello CU) al posto del vecchio CUD e, per l’IVA, delle nuove disposizioni riguardanti il nuovo “regime dei minimi", il nuovo sistema di comunicazione dei soggetti "esportatori abituali", le "società non operative" e le nuove regole per la richiesta di rimborso dell’IVA senza garanzia fino a 15.000 Euro.
I modelli di dichiarazione IVA/2015 sono quelli relativi alle operazioni poste in essere nel 2014 e che dovranno costituire il “modulo” che fa parte della dichiarazione UNICO 2015.
Sono stati approvati, come i modelli per le imposte dirette, con provvedimento del irettore dell’Agenzia delle Entrate del 15 gennaio scorso (modelli e istruzioni di “Iva/2015” e “Iva Base/2015”). Per la “Comunicazione annuale dati Iva” sono state approvate soltanto le istruzioni in quanto i modelli e le specifiche tecniche restano immutati rispetto al modello 2012.
 
Le dichiarazioni vanno presentate, telematicamente, a partire dal 1^febbraio ed entro il 30 settembre 2015,  ma per i contribuenti che  vogliono chiedere il rimborso oppure essere nelle condizioni di potere effettuare compensazioni con il credito IVA del 2014, il modulo IVA potrà essere trasmesso separatamente, pure a partire dal prossimo 1^ febbraio, in maniera anticipata rispetto al resto del modello UNICO. Si ricorda, a questo proposito, che questa è l’ultima volta che il modello IVA si può presentare unitamente al modello UNICO. Dal 2016 (annualità 2015), infatti,  il base a quanto previsto dalla recente Legge di Stabilità, la dichiarazione IVA si presenta solo in maniera autonoma entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento.  Un bel "ritorno al passato" che comporta, tra l’altro, il venir meno dell’obbligo della "comunicazione dati IVA".
 
L’eventuale imposta dovuta che risulta dalla dichiarazione, solo se supera i 10,33 Euro, deve comunque essere versata (tramite modello F24) entro il 31 marzo, con possibilità di rateizzazione fino a nove rate (entro il mese di novembre).Come l’anno scorso, tra i modelli approvati c’è anche il così detto “modello base”, che rende più facile la compilazione da parte dei contribuenti che non presentano situazioni di particolare complessità.
Tale modello, infatti, è destinato esclusivamente a coloro i quali hanno determinato l’imposta secondo le regole generali, per cui lo stesso non è utilizzabile da:
•    i soggetti non residenti che hanno stabilito sul territorio nazionale una stabile organizzazione o si avvalgono di un rappresentante fiscale o si siano identificati direttamente
•    le società di gestione del risparmio che gestiscono fondi immobiliari chiusi
•    i soggetti tenuti a utilizzare il modello F24 auto Ue
•    i curatori fallimentari e i commissari liquidatori in presenza di procedure concorsuali
•    le società che partecipano all’Iva di gruppo.
Come è ormai consuetudine dell’Agenzia delle entrate, anche quest’anno, prima di essere pubblicati, i modelli sono stati messi a disposizione dei contribuenti, in bozza,  nel proprio sito,  www.agenziaentrate.gov.it.,   per accogliere  eventuali ed utili osservazioni. Anche la versione definitiva dei modelli, evidentemente,  può essere scaricata dal sito dell’Agenzia delle Entrate  prima citato.

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