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Edilizia green, Ue lontana anni luce

Edilizia green, Ue lontana anni luce

Le direttive europee impongono agli Enti locali di attivare serie politiche di rinnovamento in ambito energetico. L’inazione di Regione e Comuni genera inquinamento e sprechi, anche economici

PALERMO – La catena del rinnovamento in tema energetico, che parte da Bruxelles e si ramifica in quasi tutti i Paesi dell’Unione europea, stenta ad arrivare in Sicilia. Questo perché essa si spezza già a Palermo, con la Regione che non ha ancora normato su questo argomento.
Un ritardo grave che produce sconfortanti effetti a cascata, investendo le amministrazioni locali: sono pochissimi, infatti, i Comuni isolani ad aver inserito parametri di sostenibilità ambientale all’interno dei regolamenti edilizi. Qualcosa si muove per i Paes (Piani d’azione per l’energia sostenibile) con 212 Comuni siciliani che si sono dotati di tale strumento, ma la strada resta lunga, anche alla luce delle numerose direttive Ue in materia (91/2002, 31/2010 e 27/2012). Ciò che conta è non lasciare ancora una volta la Sicilia in coda all’Europa.
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