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Palermo – Nuove isole pedonali dopo la Ztl

Gaspare Ingargiola

Palermo – Nuove isole pedonali dopo la Ztl

martedì 21 Aprile 2015

Per l’istituzione di altre aree interdette alle auto si attende la definizione delle Zone a traffico limitato. Scontro in Consiglio comunale, ma l’Amministrazione Orlando tira dritto

PALERMO – Sì alle nuove pedonalizzazioni, ma con criterio. Nel senso che prima di chiudere al transito veicolare altre strade o piazze è meglio aspettare la definizione delle nuove Zone a traffico limitato. Confermate in blocco senza modifiche le isole pedonali in vigore fra le proteste dell’opposizione: accanto a esempi come via Maqueda, che funziona egregiamente – anzi, c’è chi chiede di rendere la pedonalizzazione definitiva – ci sono quelli meno positivi come piazza San Domenico, che viene quotidianamente sfregiata da automobilisti incivili e che pertanto necessiterebbe di un intervento deciso dell’amministrazione con dissuasori e videosorveglianza.
È questo il responso dell’ultimo dibattito in Consiglio comunale sulla viabilità a Palermo, che ha visto un aspro scontro tra l’aula e l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, in alcuni casi preso di mira dalla sua stessa maggioranza. Alla fine il Movimento 139 si è ricompattato e ha portato a casa una delibera che istituisce altre cinque micropedonalizzazioni, varianti modeste al Piano generale del traffico urbano. Le zone chiuse sono: piazzetta della Canna lungo il margine di via San Biagio, vicino al Teatro Montevergini; le piazzette Monteleone e Giuseppina Lanza adiacenti alle omonime vie; piazzetta Borgese al Teatro Massimo; via San Nicolò, compresa tra via Porta di Castro e via Albergheria; e la continuazione di via Principe di Belmonte, tra le vie Principe di Scordia e Francesco Crispi, per creare un corridoio pedonale dal porto a piazza Castelnuovo e consentire ai crocieristi di arrivare a piedi dalle navi direttamente in centro città.
La minoranza, tuttavia, è riuscita a far passare un emendamento che congela le nuove chiusure fino all’approvazione della Ztl. E che rimette in discussione la chiusura di corso Vittorio Emanuele, malgrado sia una delle richieste prescritte dall’Unesco, insieme a piazza del Parlamento, per la candidatura dell’itinerario arabo-normanno alla lista dei beni Patrimonio dell’Umanità.
Il sindaco Leoluca Orlando, però, ha messo subito le cose in chiaro con una nota ufficiale: “Il percorso che porterà all’individuazione dell’itinerario arabo-normanno andrà avanti e dovrà essere connesso, così come prescrive l’Unesco, con scelte di limitazione del traffico veicolare a protezione del circuito e dei monumenti. Sono molto soddisfatto che tale percorso possa vedere il coinvolgimento e la condivisione del Consiglio comunale che, certamente, non vorrà perdere questa grande occasione di sviluppo economico e turistico”.
“L’amministrazione – ha sottolineato il sindaco – si sta impegnando per ottenere questo riconoscimento, che sarebbe di straordinaria importanza economica per la città, attraverso un processo di partecipazione che sta coinvolgendo residenti, commercianti, istituzioni pubbliche e le scuole presenti nell’asse di via Vittorio Emanuele. Stiamo lavorando per coniugare le esigenze di tutti”.
L’avvertimento è lampante: il Comune tira dritto sul Cassaro, il rinvio è solo temporaneo. Le opposizioni, al contrario, esultano per l’esito del voto d’aula. “Si tratta – hanno detto i consiglieri di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti – di uno stop per l’assessore Catania sulla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele e degli altri assi viari importanti della nostra città come via Roma e via Maqueda. Ci dispiace che la proposta di riaprire un varco su piazza Sant’Anna, come richiesto dai commercianti, non sia stata approvata. Via libera a due ordini del giorno (che l’amministrazione non è obbligata a mettere in atto, nda) che prevedono la riapertura di via Discesa dei Giudici e la pedonalizzazione di via Spinuzza. Abbiamo invitato l’assessore a rendere più sicure e più vivibili le zone pedonali”.
Per il democratico Sandro Leonardi “il Consiglio comunale ha rifilato l’ennesimo schiaffo all’assessore Catania bloccando le future pedonalizzazioni fino a quando non verranno attivate le Ztl. Una posizione espressa proprio dalla maggioranza del sindaco che farebbe meglio a fare chiarezza in casa propria. La delibera è stata snaturata”.
Non la vede così l’assessore: “Sulle pedonalizzazioni – ha detto – il Consiglio comunale non torna indietro. Ora Ztl in centro storico e itinerario Unesco”.

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