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Palermo – Situazione difficile per il verde pubblico

Gaspare Ingargiola

Palermo – Situazione difficile per il verde pubblico

mercoledì 27 Maggio 2015

Tante situazioni incerte: da Villa Giulia agli alberi di viale Lazio, passando per i parchi Cassarà e Uditore. Conciliare la fruizione delle aree pubbliche con la sicurezza dei cittadini

PALERMO – Non è certo un bel momento per il verde nel capoluogo. Villa Giulia sequestrata e poi dissequestrata dalla Procura, parco Cassarà chiuso non si sa ancora per quanto e pure parco Uditore ha dovuto sbarrare i cancelli per qualche giorno per la mancata derattizzazione e disinfestazione da parte della Regione. Per non parlare delle polemiche per l’abbattimento degli alberi, tra cui uno storico ficus, in viale Lazio, a causa dei lavori dell’anello ferroviario.
VILLA GIULIA – Lo storico giardino adiacente all’Orto Botanico è stato prima sequestrato e poi dissequestrato dalla Procura, che ha avviato un’inchiesta coordinata del sostituto procuratore Ennio Petrigni. Per il momento rinviato il progetto del corridoio per collegare il giardino all’Orto Botanico. Dal Comune avevano già specificato che il sequestro “non riguardava il verde ma il degrado delle statue e delle strutture” mentre l’assessore al Verde, Francesco Maria Raimondo, aveva spiegato che “sono in programma alcuni interventi, il verde di Villa Giulia non è a rischio e non ci sono piante pericolanti”. Più delicata la situazione delle statue e dei beni storici, deturpati negli anni dai soliti vandali irresponsabili. “Ancora una volta – hanno dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando e il vicesindaco, Emilio Arcuri, dopo la notizia del dissequestro – i fatti sono più forti delle rappresentazioni fantasiose. Hanno prevalso il buonsenso e la buona giustizia sulla volgarità delle strumentalizzazioni politiche”.
PARCO CASSARÀ – Nulla di nuovo sotto il sole. Si aspetta, come sempre, che la ditta aggiudicataria avvii la rimozione dei frammenti di amianto nella cosiddetta zona verde, quella meno inquinata. “I lavori dureranno al massimo sessanta giorni – hanno sottolineato in una nota congiunta il presidente della Quarta Circoscrizione, Silvio Moncada, il vice presidente Antonino Abbate e i consiglieri Giuseppe Di Vincenti, Antonino Tuzzolino e Guglielmo Ruggiero – e nel frattempo il settore Ambiente del Comune procederà all’affidamento dei lavori per il piano di caratterizzazione dei rifiuti e alle successive analisi di rischio dell’intero parco”.
“Dobbiamo riaprire il parco anche parzialmente – hanno aggiunto – al termine della prima tranche di lavori. Lo abbiamo chiesto con forza al custode giudiziario (Francesco Fiorino, nda), che si è detto possibilista circa questa possibilità. Ovviamente a decidere sarà il giudice che, se non vi saranno intoppi, dopo la rimozione dell’amianto residuo dell’area verde, potrebbe autorizzare l’apertura parziale. Ce lo auguriamo, anche perché in questo caso significherebbe che non ci sono più pericoli per la salute pubblica. Seguiremo i lavori giorno per giorno ed informeremo la cittadinanza”.
PARCO UDITORE – Anche il parco nato su un terreno confiscato alla mafia se l’è vista brutta. L’area verde è rimasta chiusa per qualche giorno a causa della mancata derattizzazione e disinfestazione da parte della Regione. In un comunicato ufficiale il governatore Rosario Crocetta ha spiegato che “si è trattato di una mera questione tecnica, dovevamo attendere la pubblicazione della Finanziaria sulla Gazzetta ufficiale”. I volontari dell’omonima associazione che gestisce il parco, però, non hanno voluto aspettare i tempi di Palazzo d’Orleans e, dopo aver incontrato il Demanio regionale e il Corpo forestale e aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, hanno preso in mano la situazione. E così, “grazie alla collaborazione dell’azienda Agm Pulindo Impresa di pulizie e servizi ambientali – si legge sulla pagina Facebook ufficiale dell’associazione – che ha ridotto al minimo i costi di intervento, i volontari sosterranno la spesa utilizzando i ricavi della Festa di primavera”. Anche il sindaco Leoluca Orlando si era detto disponibile a effettuare gli interventi con una squadra della Rap, ma i volontari sono stati ancora più veloci: le operazioni di derattizzazione e disinfestazione sono già terminate e giorno 20 il parco è stato restituito al pubblico.
ALBERI – L’ultima questione riguarda gli alberi abbattuti per fare spazio al cantiere dell’anello ferroviario in viale Lazio. L’assessore Raimondo ha promesso che sarà fatta una compensazione doppia: per ogni albero abbattuto, la Tecnis ne ripianterà uno e il Comune un secondo.

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