Carbon Footprint, impronta di carbonio per misurare l'impatto delle attività umane sul clima globale - QdS

Carbon Footprint, impronta di carbonio per misurare l’impatto delle attività umane sul clima globale

Carbon Footprint, impronta di carbonio per misurare l’impatto delle attività umane sul clima globale

martedì 29 Settembre 2015
Ogni giorno con le nostre azioni emettiamo in atmosfera grandi quantità di anidride carbonica (la CO2) e altri gas, che concorrono al cosiddetto effetto serra e stanno provocando cambiamenti climatici molto importanti. Ad esempio, mangiando una banana emettiamo 80 g di CO2eq, mentre una lavatrice a pieno carico provoca il rilascio di 700 g CO2eq per lavaggio. Accorgersene è difficile perché queste emissioni non si vedono e non sono rilasciate tutte insieme, ma solo a poco a poco durante le fasi di produzione della banana o funzionamento della lavatrice. Ma allora come possiamo capire l’impatto delle nostre azioni in termini di CO2eq? Per quantificare e ridurre questo impatto, gli scienziati hanno ideato un indicatore efficace, l’impronta di carbonio o carbon footprint.
La carbon footprint è un indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sul clima globale. La metodologia sviluppata per il calcolo della carbon footprint di un prodotto è piuttosto complessa.
Per poterlo fare bisogna tenere conto di tutte le fasi della filiera di produzione, a partire dalle materie prime utilizzate, dai trasporti necessari, dal consumo di energia, dalla produzione dei rifiuti e delle emissioni in aria, acqua o suolo. Questo approccio comunemente viene definito approccio dalla culla alla tomba, o più tecnicamente analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA).
I principali vantaggi di conoscere l’impronta di carbonio di un prodotto sono la facilità di comunicazione e comprensione da parte del pubblico e la possibilità di poterla ricollegare a una delle emergenze ambientali prioritarie del pianeta. Più l’impronta di carbonio del prodotto che stiamo acquistando è bassa, minore sarà il suo impatto. D’altro canto, conoscere solo l’impronta di carbonio di un prodotto non è sufficiente se si vuole quantificare la sua pressione anche su altri comparti ambientali (ad es. il consumo di risorse o di acqua).
Intervenire sulle proprie abitudini è fondamentale per raggiungere uno stile di vita più sostenibile, inquinando di meno e offrendo un ambiente più salubre per tutti. Anche se le piccole azioni quotidiane non ci sembrano rilevanti, un piccolo cambiamento collettivo può davvero fare la differenza!
Ecco qualche esempio:
• spegnere le luci e gli elettrodomestici quando non si utilizzano;
• abbassare il riscaldamento e la temperatura dell’acqua calda di 1 o 2° C. Anche solo 1° C in meno farà risparmiare  tantai CO2, ma anche soldi sulla bolletta;
• fare sempre lavatrice e lavastoviglie a pieno carico;
• sostituire le vecchie lampadine a incandescenza con i led;
• usare la bicicletta o i trasporti pubblici il più possibile negli spostamenti quotidiani;
• migliorare l’isolamento della propria casa;
• privilegiare frutta e verdura locali e di stagione;
• cercare di produrre meno rifiuti possibili e se proprio non si possono evitare, separali e riciclali;
• scegliere prodotti ecologici per i propri acquisti.
Ridurre la propria impronta di carbonio è il primo passo fondamentale che noi tutti dovremmo compiere per fare qualcosa di concreto e contrastare i cambiamenti climatici. Però, anche intraprendendo tutte le azioni elencate in precedenza, la nostra impronta  non potrà mai scomparire del tutto. Cosa fare per tutte quelle azioni che non possiamo proprio evitare? Ad esempio, se  fare un viaggio aereo, c’è qualche modo per compensare le emissioni prodotte dal mio viaggio? La risposta fortunatamente è positiva! Esistono società che hanno ideato una serie di convenzioni e progetti che ci permettono di compensare alcune delle nostre azioni quotidiane, pagando una quota proporzionale alla quantità di anidride carbonica emessa. Questi progetti riguardano solitamente produzione di energia da fonti rinnovabili, interventi di riforestazione, efficienza energetica, ecc. Alcune compagnie aeree offrono questo servizio, a fronte di una piccola donazione proporzionale alla lunghezza del viaggio, ma è possibile compensare un gran numero di azioni quotidiane, come viaggi in auto o in treno, consumi domestici, ecc. Un viaggio aereo Milano-Roma provoca l’emissione di 0,13 ton CO2eq per passeggero, le quali possono essere compensate al costo di circa 1,20€.

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