Tra il 2011 e il 2014 ha ridotto la spesa corrente dell’11,63% e ha aumentato gli investimenti +5,32%. La spesa per gli organi istituzionali è stata abbassata del 42,07% in 3 anni
Per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi e rilancio dell’economia una delle tante strade può essere quella di copiare quello che già altre regioni hanno fatto. A partire dalla Lombardia, che quasi con la stessa estensione in chilometri quadrati rispetto alla Sicilia ospita il doppio di abitanti. Questi ultimi, alla luce degli ultimi bilanci preventivi, affrontano un costo pro capite per la Regione di 2.239 euro, che è quasi la metà di quello sostenuto dai cittadini siciliani, 4.042 euro. Come mai? Perché la Regione Lombardia dal 2011 al 2014, come documenta la Corte dei conti nazionale, ha tagliato la spesa per organi istituzionali del 42,07 per cento, ha ridotto la spesa corrente complessiva dell’11,63 per cento e ha aumentato la spesa in conto capitale del 5,32 per cento. E così la Lombardia ha un tasso di disoccupazione che è quasi un terzo del nostro, 8,10 per cento contro il 21 per cento in Sicilia.