Auto in strada, Sicilia ventesima in Ue - QdS

Auto in strada, Sicilia ventesima in Ue

Adriano Zuccaro

Auto in strada, Sicilia ventesima in Ue

martedì 27 Ottobre 2015

Quinta puntata del viaggio del QdS attraverso le 272 regioni dell’Unione europea su dati Eurostat. La mancanza di mezzi di trasporto alternativi per i viaggi verso l'interno ci penalizza

CATANIA – Sono poco meno di 250 milioni le autovetture circolanti sulle strade della UE-28 nel 2012 (con una popolazione complessiva di 506,8 milioni di abitanti). Il più grande magazzino di veicoli si trova in Germania (43,4 milioni) e in Italia (37,1 milioni).
Il numero di autovetture per abitante – o tasso di motorizzazione – è calcolato sulla base dello stock di veicoli a partire dal 31 dicembre e le cifre di popolazione al 1 ° gennaio dell’anno successivo. Una stima basata sulle ultime informazioni disponibili (con l’esclusione dei dati della Danimarca) suggerisce che nell’UE ci sono state in media 486 autovetture per 1.000 abitanti all’inizio del 2013.
I più alti tassi di motorizzazione regionali nell’UE erano generalmente registrati tra le regioni dagli Stati membri che hanno aderito all’UE prima del 2004, con una concentrazione particolarmente elevata di autovetture rispetto alla popolazione nella maggior parte delle regioni italiane, la metà orientale dell’Austria (con l’eccezione della capitale Vienna), la maggior parte della Finlandia, così come in Lituania, Lussemburgo e Malta.
Al ventesimo posto di questa speciale classifica figura la nostra Isola in cui si registrano oltre 600 automobili per 1.000 abitanti, la media Ue, lo ricordiamo, è di 486 autovetture. A farci compagnia diverse regioni insulari che hanno riferito tassi elevati di motorizzazione, tra cui Åland in Finlandia, la Sardegna, la Corsica, le Isole Baleari, Cipro e Malta. Dato positivo, dunque? Eurostat non ha dubbi a riguardo: “Queste cifre relativamente alte possono, in parte, essere spiegate dalla mancanza di mezzi di trasporto alternativi per i viaggi verso l’interno; per esempio, la maggior parte di queste isole aveva infrastrutture ferroviarie relativamente sottosviluppate”. Tasso di motorizzazione elevato, e tra i più alti nell’Ue-28, per la nostra Isola, dunque, in risposta ad infrastrutture inadeguate a rispondere al bisogno di mobilità dei siciliani.
A far registrare il più alto tasso di motorizzazione regionale all’interno dell’UE-28 è stata, però, l’insospettabile Valle d’Aosta con 1.051 autovetture per 1.000 abitanti all’inizio del 2013. L’Eurostat precisa che “il dato è influenzato da un regime fiscale specifico e quindi non riflette necessariamente il numero effettivo di autovetture per 1.000 abitanti nella regione”. Se il dato della Valle d’Aosta può far discutere, emerge in a maniera cristallina dal grafico (foto) la presenza massiccia di regioni italiane al top della classifica. Nel 2013 figurano, infatti, cinque regioni del Belpaese tra le 10 regioni europee con i tassi di motorizzazione più alti: Marche, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria e Provincia Autonoma di Trento. A queste si aggiunge il Lussemburgo, l’Attica (Grecia), l’arcipelago finlandese Åland e la regione olandese di Flevoland.
Inoltre 13 regioni tra le prime 20 del grafico si trovavano in Italia e sono sparse per tutta la lunghezza del paese: dalla Valle d’Aosta, attraverso l’Umbria e il Lazio al centro, fino alla Basilicata e alla Sicilia nel sud.
 


Tassi bassi in alcune regioni greche, ungheresi e rumene
 
All’altra estremità della classifica troviamo le regioni con tassi di motorizzazione inferiori ai 300 veicoli per 1.000 abitanti: moltissime regioni rumene, quattro regioni greche (tre delle quali sono state raggruppate attorno alla capitale), le tre regioni più orientali dell’Ungheria, Východné Slovensko (la regione più orientale della Slovacchia) e Inner London nel Regno Unito.
È interessante notare che, mentre il tasso di cambio di proprietà auto nelle regioni greche e ungheresi ha mostrato pochi cambiamenti, il tasso di motorizzazione in ciascuna delle regioni romene è aumentato del 28-53% tra il 2008 e il 2013, mentre il tasso di variazione in Východné Slovensko era poco più del 20%. Per contro, il tasso di motorizzazione in Inner London è diminuito del 13,8%. Tale fenomeno è stato riscontrato, anche se in misura minore, in altre capitali europee (Berlino, Vienna, Stoccolma, Noord-Holland, Ile de France, Bruxelles) e “può essere collegato a problemi come la congestione o la difficoltà a trovare un posto per parcheggiare”. C’è da considerare, inoltre, che una quota crescente di persone vive nelle grandi città dell’Ue e “sceglie di non possedere una macchina facendo affidamento sui mezzi pubblici”. Riscontri opposti nelle capitali meridionali: in Grecia, Italia e Spagna si registrano livelli di proprietà di automobili sopra la media UE.
 

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