Cracolici: "A dicembre probabilmente il via libera dell'Ue al Piano di Sviluppo rurale" - QdS

Cracolici: “A dicembre probabilmente il via libera dell’Ue al Piano di Sviluppo rurale”

redazione

Cracolici: “A dicembre probabilmente il via libera dell’Ue al Piano di Sviluppo rurale”

mercoledì 18 Novembre 2015

Per la sua prima uscita ufficiale l’incontro dell’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, con i sindaci e i presidenti dei Gal etnei. “Rafforzare le funzioni di inclusione di tanti imprenditori spesso in condizioni di marginalità”

CATANIA – Alla sua prima uscita ufficiale, l’assessore all’Agricoltura del governo Crocetta quater, Antonello Cracolici, politico di lungo corso del Partito democratico siciliano, ha voluto incontrare a Catania i sindaci e i presidenti dei Gal etnei “anche perché – ha esordito Cracolici – ho promesso a Concetta Raia che sarei stato l’assessore dei catanesi”.
E porta la prima buona notizia. “Presumiamo – ha annunciato il neo assessore – che il 10 dicembre la Commissione Europea darà il via libera al Piano di Sviluppo Rurale, il più importante non solo in Italia ma in Europa in termini di patto finanziario, con oltre 2 miliardi e 217 milioni di euro di finanziamento. La partita che ci attende è senz’altro impegnativa”. “Per quanto riguarda i 17 Gal siciliani i gruppi di azione locali – ha aggiunto – noi avremo a disposizione per i prossimi sette anni un investimento complessivo di 122 milioni euro, speriamo di poter rinegoziare e aumentare le risorse”.
Una platea di una trentina di sindaci del comprensorio etneo, le tante associazioni di categoria, i sindacati, oltre ai tre presidenti Giuseppe Glorioso, Gal Etna, Concetto Bellia Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara e Alessandra Foti, Gal Kalat che hanno accolto l’invito della deputata regionale Concetta Raia, vicepresidente Commissione UE all’Ars che stamattina ha organizzato l’incontro a Palazzo dell’Esa, sede catanese della Regione. Presente anche Angelo Villari, assessore comune di Catania.
“L’agricoltura rappresenta un volano per il nostro territorio – così ha avviato i lavori la parlamentare democratica –oggi abbiamo ragionato su come utilizzare al meglio le risorse europee, una parte delle quali sarà riservata ai Gal, e quindi al territorio, l’altra destinata alle imprese. Con la nuova programmazione 2014-2020 abbiamo una buona possibilità di lavorare per fare crescere il sistema agricolo all’interno delle filiere”.
Un confronto diretto e operativo, al quale hanno preso parte, i tre presidenti Gal, che hanno portato l’esperienza passata e le proposte future.
“Alla luce anche delle criticità che abbiamo affrontato durante la scorsa programmazione 2007-2013 – ha sottolineato la presidente Gal Kalat Alessandra Foti – abbiamo chiesto un potenziamento della struttura in relazione anche ai rapporti con l’Autorità di gestione e la Regione e, all’interno della delega che già abbiamo, un allargamento delle funzioni. Per finire un’attenzione maggiore delle risorse”.
“Bisogna parlare di programmazione in termini di strategie e obiettivi – ha dichiarato Concetto Bellia, Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara – i Gal negli ultimi anni hanno avuto un ruolo importante perché sono stati cassa di risonanza per la Regione, avendo un contatto diretto con il tessuto imprenditoriale ramificato sul territorio e ancora di più devono diventare strumenti di attuazione”.
“Non possiamo permetterci di restituire somme che non siamo riusciti a spendere o che non sono mai arrivati – ha aggiunto Giuseppe Glorioso, Gal Etna – abbiamo chiesto di poter continuare l’attività fin qui svolta, trascinando la vecchia programmazione nella nuova e spostare la data di pagamento a quando ci verranno erogate le somme. Ci sono questioni tecniche, pastoie burocratiche che ci hanno reso la vita impossibile in questi anni, ecco perché abbiamo chiesto all’assessore Cracolici di cambiare impostazione”.
“I Gal sono strumenti fondamentali – ha proseguito Cracolici – devono essere gli organismi intermedi del Piano Sviluppo Rurale, quindi dobbiamo rafforzarne la funzione di animazione locale, di condivisione e di inclusione nel sistema rurale di tanti imprenditori che non transitano nel sistema associativo che vivono nei territori spesso in condizioni di marginalità”. “Vogliamo costruire una politica che abbia l’obiettivo di rafforzare una filiera complessa dalla produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti”. “Io credo che ce la possiamo fare, per utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione – ha concluso Concetta Raia –è questa la scommessa e la sfida che stamattina Cracolici ha lanciato”.

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