Sicilia immersa nel verde ma poche aziende agrituristiche - QdS

Sicilia immersa nel verde ma poche aziende agrituristiche

Emiliano Zappala

Sicilia immersa nel verde ma poche aziende agrituristiche

giovedì 20 Ottobre 2016

Dal 2010 al 2015 sono aumentate solo di 58 unità, attestandosi a 612. Lontana la Toscana con 4.061. I numeri ancora più esigui in relazione alla disponibilità dei fondi Psr 2007-13

CATANIA – Sono 612 le strutture agrituristiche attive in Sicilia nel 2015. È questo il numero che viene fuori prendendo in considerazione le autorizzazioni emesse fino allo scorso anno. E non si tratta certo di un dato esaltante. In generale è il trend che il settore ha seguito negli ultimi anni nell’Isola a non generare grande soddisfazione; dal 2010 al 2015, l’attività agrituristica in Sicilia è cresciuta soltanto di 58 aziende (9,4 per cento). Si tratta di numeri ancora più esigui se confrontati con la disponibilità degli aiuti del Psr Sicilia 2007-2013, di cui molte aziende hanno usufruito per potenziare la loro attività ricettiva (piscina, punti vendita, ecc.).
Il quadro completo si avrà alla solo al termine del Programma di aiuti, previsto per la fine di dicembre 2016, ma già adesso il paragone con le statistiche registrate in altre regioni d’Italia è abbastanza impietoso. In Toscana, per esempio, le aziende agrituristiche, già nel 2010 erano 4.061, mentre nel piccolo Trentino Alto Adige 2.836. Un divario abissale, soprattutto se si tiene in considerazione l’enorme potenzialità siciliana.
A questi dati si aggiungono altri elementi ad evidenziare l’enorme ritardo della Trinacria; delle 612 aziende, il 69,9 per cento (428) è condotta da uomini, mentre la quota rosa si limita al solo 30,1 per cento (184); un dato inferiore rispetto alla media nazionale che si attesta intorno al 38 per cento circa. Se nel resto d’Italia le strutture agrituristiche hanno avuto il merito di riportare le donne in campagna, con il risultato di migliorare nel complesso la qualità, il gusto e l’accoglienza, nell’Isola i risultati di questa nuova tendenza sono stati molto più deboli.
Analizzando i numeri nel dettaglio poi, si nota che le aziende agrituristiche sono maggiormente concentrate nella Sicilia Orientale 416 (67,9 per cento), mentre nella Sicilia Occidentale troviamo soltanto 110 aziende il (16,50 per cento). La provincia di Siracusa con 110 aziende (16,50 per cento) detiene il primo posto, seguita dalla provincia di Messina con 101 aziende. Al terzo posto si colloca la provincia di Palermo con 84 aziende (13,7 per cento) mentre la provincia di Catania è al 4° posto con 84 aziende. I servizi principali offerti dalle strutture agrituristiche sono ancora oggi l’alloggio e la ristorazione. Per questo il numero di posti letto è cresciuto nel 2015 rispetto all’anno precedente di 523 unità (85,4 per cento) raggiungendo il numero di 10.406 posti letto complessivi.
Per quanto riguarda i posti letto la provincia di Palermo è quella con l’offerta più ampia con 1.747, seguono rispettivamente, Messina con 1.672 e Catania 1.475. Tra i comuni con il maggiore numero di aziende agrituristiche spiccano invece Noto con 53, seguita da Ragusa 25, Modica 18, Siracusa 16. Desta curiosità il dato che riguarda la provincia di Trapani; delle 50 aziende agrituristiche solo sette si trovano nell’area interna, mentre le restanti si trovano a pochi chilometri dal mare.
Chi vuole coniugare mare e campagna può spingersi verso le isole ma non avrà certo l’imbarazzo della scelta, trovandosi di fronte a una rosa di sole sette attività: Pantelleria (1) Lipari (3), Stromboli (1) e Ustica (2).
 

 
In Italia un giro di affari che supera il miliardo di euro
 
L’attività agrituristica, ormai da anni rappresenta uno degli elementi di punta del settore turistico-alberghiero. In Italia Il giro d’affari annuo complessivo per tutte le aziende agrituristiche supera il miliardo di euro. Il fatturato medio delle aziende è in leggera ma progressiva flessione e si attesta ormai di poco al di sotto dei 60 mila euro.
Il numero di imprese nel Paese continua ad aumentare, arrivando a 21.744 unità, con una crescita media che si attesta intorno al 4 per cento annuo. Tra il 2014 e il 2013 le strutture sono aumentate di 1.677, mentre 830 hanno chiuso i battenti.
In generale si è consolidata l’offerta di “pacchetti turistici” integrati con servizi diretti a qualificare l’attività agrituristica rispetto al territorio in cui viene esercitata: sono 8.028 le aziende che svolgono contemporaneamente alloggio e ristorazione, 10.298 quelle che uniscono all’alloggio altre attività agrituristiche, come equitazione, escursionismo, mountain bike, fattorie didattiche, corsi di varia natura e sport.
Eppure delle 1.627 le aziende che svolgono contemporaneamente le quattro tipologie di attività agrituristiche – alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività – pochissime si trovano in Sicilia, dove a prevalere in maniera schiacciante sono solo le prime due attività.

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