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Palermo – Il Governo soccorre Cammarata con i soldi per gli stipendi Amia

Luca Insalaco

Palermo – Il Governo soccorre Cammarata con i soldi per gli stipendi Amia

giovedì 17 Dicembre 2009

Il sindaco: “Superiamo le difficoltà dovute alla bocciatura degli assestamenti di bilancio”. Si temeva che nuove proteste potessero turbare le festività dei palermitani

PALERMO – È il sacchetto della spazzatura il tratto che annulla le distanze sociali, che unisce il centro con la periferia, che affratella i cittadini in un unico grido di sdegno per lo stato di degrado in cui versa la città. Perché se il futuro dell’Amia si giocherà prima a Palazzo delle Aquile e poi davanti ai giudici fallimentari, nel frattempo sono sempre i palermitani a patire i guasti della macchina amministrativa.
In questi giorni, ancora una volta, i cittadini hanno dovuto affrontare l’odore nauseabondo dei rifiuti accatastati per strada. Uscendo la mattina per andare a lavoro, portando i figli a scuola, sorseggiando un aperitivo nei tavolini dei bar all’aperto. “Ci vorrà una settimana per tornate alla normalità” ha preannunciato il presidente dell’azienda dei rifiuti, Gaetano Lo Cicero. 
Intanto, il sindaco Diego Cammarata ha comunicato che il Presidente del Consiglio ha firmato l’ordinanza di Protezione civile che consentirà di anticipare all’Amia, sui corrispettivi 2010, le risorse che consentiranno il regolare pagamento degli stipendi di dicembre e delle tredicesime.
Con la stessa ordinanza l’amministrazione comunale è stata autorizzata a impegnare le somme necessarie all’espletamento della gara per l’acquisto dei nuovi auto compattatori.
“Superiamo  così – ha detto Cammarata – le  difficoltà che un’irresponsabile bocciatura dell’assestamento di bilancio aveva provocato”.
Il futuro, comunque, porta alla ricapitalizzazione dell’ex municipalizzata per evitarne il fallimento. Un’operazione che per l’opposizione non potrà essere fatta al buio. Per la capogruppo di Un’Altra Storia, Nadia Spallitta “occorre innanzitutto avviare tutte le azioni amministrative, contabili e legali nei confronti dei responsabili della grave situazione finanziaria dell’azienda”.
“Ciò – ricorda – anche alla luce dei comportamenti spericolati che hanno portato a circa 200 nuove assunzioni nel 2007 e altrettante nel 2008 in piena crisi aziendale, con perdite annuali milionarie e nell’inverosimile silenzio degli stessi sindacati che hanno così contribuito al disastro societario e che oggi scendono in piazza a scioperare”. Quindi, “occorre acquisire tutta la documentazione relativa alla procedura fallimentare, dal momento che l’investimento di circa 100 mln di euro deve garantire l’effettiva capacità imprenditoriale e il futuro dell’azienda”.
“Non vorremmo – conclude – che questa operazione si trasformasse in un canale privilegiato in relazione alle incontrollate posizioni debitorie assunte in questi anni dall’Amia”.

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