Firme illustri di giornalisti e docenti - QdS

Firme illustri di giornalisti e docenti

Lucia Russo

Firme illustri di giornalisti e docenti

sabato 19 Dicembre 2009

Duecentocinquanta i giornalisti ed esperti finora avvicendatisi al Qds, che per molti è stato una palestra. Tra i più importanti collaboratori anche prestigiosi dirigenti pubblici e privati

Parlare delle firme che hanno dato lustro al QdS in questi trent’anni può essere rischioso – c’è sempre l’eventualità di scordare, in perfetta buona fede, persone che hanno fatto la storia del giornale – ma è quasi un obbligo in occasione di un’importante celebrazione come quella dei trent’anni.
Da un calcolo (a spanne) del fondatore, saranno stati duecentocinquanta i collaboratori – giornalisti, ma anche docenti universitari, economisti, dirigenti pubblici e privati – che si sono avvicendati nel supportare la redazione del Quotidiano di Sicilia. E per molti di loro, che hanno cominciato a scrivere agli inizi delle loro carriere, il giornale ha rappresentato un’importante palestra.
Tra le firme illustri del QdS, dunque, possiamo annoverare giornalisti professionisti che hanno raggiunto posizioni di prestigio in testate giornalistiche di livello nazionale o anche negli organismi di categoria, a cominciare da Piero Fagone, presidente emerito dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, uno dei padri nobili del giornalismo economico siciliano. Il collega Gaspare Borsellino, che per anni ha curato per il QdS la pagina dei motori, è invece direttore responsabile di una delle maggiori agenzie di stampa italiane, la Italpress, da lui stesso fondata nel 1988. Tra le giornaliste, Silvana Polizzi, vice caporedattore Rai, coordinatore del format “Buongiorno Regione” della testata giornalistica regionale della Sicilia di Rai tre. Silvana, che ricorda con molto affetto il periodo trascorso al Qds, fu una delle giornaliste di punta del giornale, autrice di interessantissime inchieste, come quella pubblicata sull’edizione del 30 novembre del 1982 dal titolo “Ferrovie dello Stato una velocissima lumaca”.
Tra gli altri giornalisti passati dal Quotidiano di Sicilia e ora alla Rai vanno citati poi Dario Miceli, Giovanbattista Pepi e Lidia Tilotta, quest’ultima inviata del Tg regionale. Ci sono poi Alfio Sciacca del Corriere della Sera, Daniele Lo Porto, capo ufficio stampa della Provincia regionale di Catania, e Andrea Naselli, uno dei più prestigiosi giornalisti economici siciliani. Tra i più recenti collaboratori un’altra firma prestigiosa: Giuseppe Lazzaro Danzuso, autore di un’inchiesta pubblicata il 25 marzo scorso dal titolo “Come il patrocinio a spese dello Stato è diventato un ammortizzatore sociale”. Sul tema di Garibaldi e l’Unità d’Italia il Quotidiano di Sicilia ha pubblicato anche gli approfonditi articoli dell’attuale presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Lorenzo del Boca.
Per quanto riguarda i professori che hanno messo a disposizione le loro competenze per analizzare tutti i dati più significativi – e suggerire spesso ai governanti le soluzioni per lo sviluppo della Sicilia – possiamo citare Marco Vitale, economista d’impresa, docente dell’Università di Pavia e della Bocconi e vicepresidente della Libera Università Carlo Cattaneo. Vitale ha sempre inserito una vena di ottimismo nei suoi articoli e così, lo scorso 3 marzo, riflettendo sul paragone da noi proposto tra la nostra regione, la Catalogna e la Svizzera, ha affermato: “Il confronto non sembri irriverente: la Sicilia ha quasi la potenzialità di un medio Stato europeo come la Svizzera e di una grande regione europea come la Catalogna. Si tratta di un confronto utile, anche se amaro (…)”.
Tra gli altri docenti universitari che hanno scritto, dal 1979 a oggi, sul nostro giornale, possiamo annoverare, oltre ai compianti Giovanni Montemagno, Gaetano Cusimano e Vincenzo Fazio, personalità come Pietro Busetta, Mario Centorrino, Giuseppe Vecchio. E lo storico Tino Vittorio, autore di una recente e interessantissima riflessione sull’autonomia siciliana in rapporto al mare.
Ma nel novero delle illustri firme del QdS ci sono pure importanti dirigenti sia pubblici che privati, come Guido Ciffo, Salvatore Sacco, Mauro Lo Tennero, Lino Buscemi. Di grande rilevanza  anche i contributi di attualità dalle rubriche a cura di personalità come Salvo Fleres, Michele Cimino, Pino Grimaldi, Filadelfio Basile.
Insieme a loro e a tutti coloro i quali, in questi anni, hanno dato il loro contributo alla crescita del Quotidiano di Sicilia, siamo lieti di festeggiare questi primi trent’anni d’informazione.
 

 
Un ricordo. La saggezza del professor Cusimano
 
Un ricordo particolare tra le firme illustri del QdS è doveroso dedicare al professore Gaetano Cusimano, ordinario di Statistica Economica dell’Università degli Studi di Palermo, scomparso a fine ottobre. L’attività pubblicistica di questo saggio docente, infatti, è stata molto importante e ha arricchito il Quotidiano di Sicilia di articoli di approfondimento sui principali dati economici della nostra regione.
Tra le inchieste più interessanti quella pubblicata a giugno di quest’anno e da cui è emerso che l’economia della Sicilia è ferma dal 1970. La ricchezza prodotta dalla nostra Isola, infatti, nel 1970 era al 5,75 per cento del Pil dell’Italia, nel 2008 è rimasta ancora al 5,56 per cento mentre la Lombardia è al 20,8 per cento. E inoltre l’Isola, come sottolineava il professor Cusimano, è al 272° posto su 274 regioni Ue per numero di persone che lavorano.

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