In Babilonia le origini della trigonometria - QdS

In Babilonia le origini della trigonometria

redazione

In Babilonia le origini della trigonometria

sabato 26 Agosto 2017

Ricerca australiana su una tavoletta d’argilla scoperta in Iraq dallo studioso che ispirò il personaggio cinematografico

ROMA – Negli ultimi mesi è arrivata la conferma che molti fan aspettavano: Harrison Ford tornerà a indossare cappello e giacca di pelle nel quinto capitolo cinematografico della saga dedicata all’archeologo Indiana Jones. Della trama del film non si sa ancora nulla, ma non ci sarebbe da stupirsi se la pellicola dovesse intitolarsi “Indiana Jones e le origini della matematica”.
Se quest’ultima non è un’opinione, infatti, altrettanto non si può dire per la sua storia, che in base alle ultime scoperte rischia di essere completamente riscritta. Stando agli studi più recenti, infatti, sarebbero stati i babilonesi a inventare la trigonometria, ben mille anni prima degli antichi greci.
La prova sarebbe contenuta in una tavoletta di argilla di quasi 4.000 anni fa chiamata “Plimpton 322”, ritrovata in Iraq agli inizi del Novecento dall’archeologo Edgar J. Banks, che in molti indicano proprio come fonte d’ispirazione per l’iconico personaggio cinematografico creato da George Lucas e portato sul grande schermo da Steven Spielberg. Su questo reperto, oggi custodito dalla Columbia University di New York, sono incisi caratteri cuneiformi che servivano a progettare palazzi, templi e canali di irrigazione e rappresentano una forma semplificata di trigonometria, che potrebbe essere usata anche ai nostri giorni, per esempio nella computer grafica.
A dare l’interpretazione appena descritta sono stati i matematici dell’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, che hanno pubblicato i risultati del loro studio su Historia mathematica. Con i numeri disposti in quattro colonne e 15 file, probabilmente incomplete, la tavoletta d’argilla “Plimpton 322”, come spiegato da uno dei ricercatori, Daniel Mansfield, “ha interrogato i matematici per oltre 70 anni”. Ricostruendo le parti mancanti delle sequenze numeriche, il team australiano ha dedotto che il reperto rappresenta “la più antica tavola trigonometrica del mondo”, che precede di oltre mille anni quella dell’astronomo e geografo greco Ipparco.
La tavoletta babilonese, come sottolineato da Norman Wildberger, tra gli autori dello studio “apre nuove possibilità, non solo per la ricerca matematica moderna, ma anche per l’insegnamento. Con Plimpton 322 abbiamo una trigonometria più semplice e accurata, che presenta chiari vantaggi rispetto alla nostra”.
“Il mistero enorme – ha aggiunto Wildberger – finora, era il suo scopo, perché gli antichi scribi hanno svolto il complesso compito di generare e ordinare i numeri. La nostra ricerca rivela che ‘Plimpton 322’ descrive le forme di triangoli ad angolo retto usando una nuova tipologia di trigonometria basata su rapporti, non angoli e cerchi”.
“È un lavoro matematico affascinante – ha concluso lo studioso – che dimostra un indubbio genio”.

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