San Leonardo: quel ponte dimenticato che aspetta invano una manutenzione - QdS

San Leonardo: quel ponte dimenticato che aspetta invano una manutenzione

Riccardo Lupo

San Leonardo: quel ponte dimenticato che aspetta invano una manutenzione

sabato 09 Gennaio 2010

Strade. Burocrazia e inefficienza danneggiano i cittadini.
Collegamento. In caso di chiusura dell’autostrada, il tratto di Statale su cui insiste l’opera diventa l’unica via di collegamento tra Messina e Catania e la zona di Palermo.
Responsabilità. Il Tribunale ha deciso chi si sarebbe dovuto occupare del ponte: il San Leonardo è di competenza del Comune di Termini Imerese, che ancora non ha fatto nulla.

TERMINI IMERESE (PA) – Doveva trattarsi di un intervento fatto con urgenza e invece, a distanza di quasi due anni dalla sua parziale chiusura, i lavori di rifacimento del ponte San Leonardo non sono ancora partiti. Tutto è iniziato nel 2007, quando le prime crepe apparse sul manto stradale del ponte hanno fatto preoccupare seriamente i tecnici. Da allora, il San Leonardo è stato chiuso al doppio senso di circolazione per ragioni di sicurezza, con la posa di grossi blocchi di cemento e l’installazione di un semaforo che regola il traffico.
Per capire la gravità della situazione basti pensare che, se si esclude l’autostrada, questo tratto stradale – la Ss 113 settentrionale sicula – è l’unica via di collegamento per chi proviene da Messina o da Catania e vuole recarsi a Palermo o oltre, fino a Trapani. Senza dimenticare che la struttura assume anche particolare rilevanza perché riconosciuta come via di collegamento per fini militari, emergenziali e di Protezione civile. Neanche a farlo apposta, proprio il 21 dicembre scorso, a causa del forte vento, due grossi Tir si sono ribaltati occupando le corsie in entrambi i sensi di marcia dell’autostrada. Il traffico è stato dirottato, per tutta la notte e per la mezza mattinata del giorno successivo, lungo la Ss 113, ove vi è il ponte San Leonardo. Risultato? Code chilometriche in entrambi i sensi di marcia, blocco totale della viabilità interna di Termini Imerese, impossibilità per i mezzi di soccorso di evitare l’imbuto che si è venuto a creare lungo la statale.
Ma questo non è l’unico episodio negativo che ha avuto come protagonista il ponte: già altre volte l’autostrada è stata chiusa per le forti raffiche di vento e in molti, adesso, si chiedono se occorra attendere la tragedia per intervenire, magari aspettando che la struttura venga giù da sola.
Altro elemento che non va dimenticato, è che per via dei restringimenti molti mezzi di soccorso – quali, per esempio, quelli dei Vigili del fuoco – non possono passare e per recarsi a Trabia o nelle zone limitrofe e sono obbligati a fare il giro entrando in autostrada (sperando sempre di non trovarla chiusa).
Il disagio, comunque, è per tutti quelli che vanno a lavorare a Termini Imerese, per gli studenti, per chi deve recarsi, con urgenza, all’Ospedale. Insomma, ormai i cittadini ne hanno abbastanza e, giusto non molto tempo fa, è stata organizzata una manifestazione per attirare sul ponte le attenzioni degli enti competenti. In passato, il problema era stato segnalato, più volte, da un residente della zona, Francesco Paolo Vivirito, peraltro promotore della manifestazione già citata.
“Ho scritto diverse lettere a tutte la Istituzioni locali – sostiene Vivirito – anche il Prefetto è stato informato. Noi residenti non sappiamo più cosa fare per far capire a chi di dovere che il problema è serio e va affrontato con la massima urgenza”
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come si è arrivati alla situazione attuale. Fino a qualche anno fa, al Comune di Termini Imerese non sapevano di chi fosse la competenza per la manutenzione del ponte San Leonardo: se dell’Anas, se della Provincia o se del Comune stesso. In seguito, dopo vari contenziosi, il Tribunale ha deciso che la competenza è del Comune di Termini Imerese e che quindi deve essere lo stesso ente a occuparsi della vicenda.
Inutile sottolineare come ci siano molte cose che lasciano a dir poco perplessi: la prima è che al Comune di Termini Imerese nessuno aveva idea, fino a pochi anni fa, di chi fosse la competenza per la manutenzione della struttura; la seconda è che dal 1928, anno della sua costruzione, il Ponte non è mai stato ristrutturato; la terza che nessuna istituzione si è mai preoccupata di verificare sistematicamente le condizioni di quest’opera.
Adesso, accertate la competenze, si aspetta la prossima mossa del Comune, che nel frattempo ha un nuovo sindaco e una nuova amministrazione comunale.
 

 
Il nuovo sindaco. “Ci stiamo attivando per la progettazione”
 
TERMINI IMERESE (PA) – Abbiamo sentito il sindaco, Salvatore Burrafato, che, insediatosi da pochi mesi, prova a fare un punto sulle iniziative in cantiere per la struttura.
Perché, secondo lei, si è perso tanto tempo per intervenire?
“L’amministrazione precedente aveva pensato che la responsabilità della manutenzione fosse in capo all’Anas, ma alla fine il contenzioso ha visto il Comune perdere. Il giudice ha determinato che il Ponte è di competenza comunale e gli oneri per la manutenzione devono essere posti a carico del bilancio cittadino”.
Quindi, dal 2004 al 2009 cosa si è fatto?
“Solo chiacchiere”. 
Adesso, cosa farete?
“Stiamo lavorando con l’assessorato regionale ai Lavori pubblici per individuare il da farsi, in ragione del fatto che in questi ultimi cinque anni di contenzioso, nessuno ha pensato di realizzare un progetto adeguato. Siamo stati eletti solo qualche mese fa, ma ci stiamo già attivando per la progettazione”.

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