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Siracusa – Comune, con i tagli alle poltrone si risparmierebbero 400 mila euro

Riccardo Bedogni

Siracusa – Comune, con i tagli alle poltrone si risparmierebbero 400 mila euro

giovedì 21 Gennaio 2010

Il decreto-legge del Governo nazionale ha rinviato di un anno il provvedimento per gli enti locali. Otto consiglieri e 4 assessori in meno, secondo la Finanziaria. Ma dal 2011

SIRACUSA – Quattro assessori e otto consiglieri in meno. Sono questi i tagli di poltrone che interesseranno il Comune di Siracusa, resi obbligatori dalla Finanziaria 2010 (il provvedimento sarà operativo dal 2011) a partire dal prossimo mandato. Un menu basato essenzialmente sui tagli, quindi, quello servito agli Enti locali dalla nuova manovra di Governo, il cui testo è stato approvato con la legge n.191 del 23 dicembre 2009 e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale sette giorni dopo. Con i nuovi mandati, in pratica, i Comuni dovranno tagliare del 20% i consiglieri comunali e prevedere un assessore ogni quattro consiglieri anziché ogni tre come accade oggi. Tradotto in euro, per il Comune di Siracusa, i costi della politica si dovrebbero abbattere di una cifra vicina ai 400 mila € all’anno.
 
I consiglieri siracusani per l’esercizio delle loro funzioni, in base al numero di presenze e relativo gettone, percepiscono, infatti, un emolumento mensile che non può superare il 30% dell’indennità del sindaco, che è pari a circa 5.700 euro lordi. I consiglieri riescono a portare, dunque, a casa 1.700 euro lordi al mese grazie a 26 gettoni di presenza, ottenuti con due commissioni, che si riuniscono tre volte a settimana, più qualche Consiglio comunale.
Non è necessario che parlino, propongano, obiettino. L’indennità media degli assessori siracusani si assesta, invece, attorno a 2.500 euro lordi mensili.
“Il fatto di passare da 40 a 32 consiglieri e da 12 a 8 assessori – commenta sui tagli Riccardo De Benedictis, consigliere comunale del Pd – non significa necessariamente un risparmio. La questione non è il costo della politica, ma la qualità e l’impegno profusi a fronte degli emolumenti, anziché agganciarli meramente alle presenze nelle Commissioni al fine di raggiungere una sorta di stipendio netto di 1.200 euro”.
In molti si domandano, inoltre, quali potrebbero essere le ricadute sul territorio causate dal carico di competenze e di rubriche su ogni assessore. Alessandro Spadaro, a cui il sindaco, Roberto Visentin, ha dato la delega all’Ecologia, avalla le perplessità sulla possibile caduta d’attenzione al territorio e ribatte che “oberare di competenze solo otto assessori potrebbe, invece, significare un aumento del costo della politica”. Tutto parte, comunque, dalla riduzione di 229 milioni in tre anni dei trasferimenti erariali, e per evitare obiezioni di costituzionalità sui tagli la manovra prevede, appunto, la diminuzione di assessori e consiglieri comunali.
 

 
Costi politici. Alla Provincia via 200 incarichi per un milione di euro
 
SIRACUSA – Nelle Province la riduzione riguarda solo gli assessori, che saranno uno ogni cinque consiglieri anziché uno ogni quattro. A Siracusa, quindi, dagli attuali nove membri della Giunta provinciale si passerà a cinque dopo i tagli. Ma la Finanziaria prevede anche l’abolizione tout court di figure non politiche all’interno delle Amministrazioni. Prima tra tutte quella del Direttore generale, che ha uno stipendio di tutto rispetto,  seguita da quella del Difensore civico, che spesso e volentieri non assolve appieno al suo ruolo. è prevista, inoltre, l’abolizione di una serie di istituti e consorzi, tanto cari alla politica per questioni di sottogoverno, ma per lo più carrozzoni mangia soldi pubblici. E ancora, a livello politico è prevista la cancellazione dei consiglieri circoscrizionali. In pratica a Siracusa, a partire dai prossimi mandati, dovrebbero saltare circa 200 poltrone, con un risparmio netto annuale vicino al milione di euro.

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