Oro blu, risorsa preziosa per il genere umano - QdS

Oro blu, risorsa preziosa per il genere umano

Oro blu, risorsa preziosa per il genere umano

sabato 27 Ottobre 2018
GELA (CL) – Gli oceani ricoprono il 71% della superficie terrestre, infatti, la percentuale di oro blu presente sulla terra, vista dallo spazio, risulta essere maggiore rispetto a quello della terra ferma, l’acqua quindi può essere facilmente intesa come “oro blu”, ovvero, una delle risorse e dei mezzi principali per il sostentamento dell’umanità.
 
 
Si pensi alla grande capacità di assorbire l’energia irradiata dal sole, rilasciata lentamente; essi sono, proprio per questo motivo, il più importante fattore di controllo del clima sulla terra, infatti, quest’ultima non sarebbe vivibile.
 
L’attività primigenia ancora oggi diffusa è la pesca grazie all’innumerevole flora e fauna marina presente. Negli ultimi decenni, infatti, l’attività di pesca è aumentata considerevolmente, portando così la fauna di molte zone degli oceani a ridursi in maniera drastica. Gli oceani sono da sempre forzieri di minerali e combustibili preziosi per l’umanità, tra cui il sale o materiali da costruzione (sabbia) o ancor di più petrolio e gas naturali immagazzinati nei fondali.
 
Con il passare degli anni, tuttavia, gli oceani sono divenuti oggetto pubblico nelle mani di uomini che non hanno fatto altro, se non incidere la sostenibilità dell’oro blu, che hanno trasformato queste enormi distese d’acqua, in discariche a cielo aperto, uccidendo molti pesci e specie in via d’estinzione, non solo attraverso materiali ben visibili, ma sopratutto attraverso scarichi di acque reflue.
 
Vogliamo volgere tuttavia uno sguardo al Mare nostrum, il Mediterraneo, dal momento che abitiamo nella costa della Sicilia. In particolare, a Gela la nostra città. Qui il mare dovrebbe essere una fonte primaria, poiché pochi sanno quali tesori, preziosi si nascondono tra i fondali di quel tesoro blu, come i resti delle antichissime navi Greche rinvenute a qualche chilometro dalla costa. Essa è anche tra le prime città in Italia e in Europa ad avere piattaforme in grado di estrarre petrolio e raffinarlo per l’esportazione.
 
Tuttavia, molti casi di inquinamento marino si sono registrati nell’area marina di Gela. Pertanto è già passato il tempo per le incitazioni per la salvaguardia delle nostre acque, ora bisogna agire per affidare a Gela un futuro prosperoso.
 
Speriamo e diamo fiducia agli Enti preposti di attuare degli interventi da parte del Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. I giovani e gli abitanti di Gela auspicano migliore condizione del mare “bene prezioso dell’umanità” e si spera in una sempre migliore fauna marina, una rinascita del turismo; e non più dire “Gela città di poche risorse”. La comunità gelese sostiene che c’è molto da fare per raggiungere il citato quattordicesimo goal.
 
 
Dai monitoraggi dei sistemi marini risulta che ancora non sono state adottate misure previste dall’Unione Europea . Purtroppo, il porto di Gela risulta fuori da una programmazione strategica siciliana sulla portualità che permetterebbe la realizzazione di interventi strutturali così come sono stati fatti altrove. Risulta che il Comune sta provvedendo con strategie mirate per combattere il riversamento dei rifiuti in mare. Si spera, quindi, sui Sistemi green per la salvaguardia degli oceani di tutto il mondo,e di sfruttare al meglio tutte le risorse che ci regala il mare.
 
Antonio Bonvissuto, Emanuele Ascia, Stefano Pistritto
5a Nautico – I.I.S.S. "E. Majorana" – Gela
DS prof.ssa C. Bentivegna

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