Energia pulita: Italia e Sicilia ancora lontane dal raggiungimento degli obiettivi posti da Agenda 2030 - QdS

Energia pulita: Italia e Sicilia ancora lontane dal raggiungimento degli obiettivi posti da Agenda 2030

Energia pulita: Italia e Sicilia ancora lontane dal raggiungimento degli obiettivi posti da Agenda 2030

sabato 27 Ottobre 2018
GELA – L’Agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai Governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro l’anno 2030.
 
Alcuni obiettivi sono: sconfiggere la povertà e la fame, promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, offrire una educazione di qualità, inclusiva e paritaria, rendere le città e le comunità più sicure… Uno dei 17 obiettivi è Assicurare l’accesso all’energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti.
 
Ban Ki Moon, il segretario dell’ONU, ha fissato i seguenti traguardi:
1. Garantire entro il 2030 accesso a servizi energetici convenienti, affidabili e moderni.
2. Raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica.
3. Implementare entro il 2030 le infrastrutture e migliorare le tecnologie per fornire servizi moderni ed affidabili.
 
Certamente, l’energia è un elemento centrale per quasi tutte le sfide e le opportunità più importanti che il mondo si trova oggi ad affrontare. Ci chiediamo: ma a che punto è l’Italia? Il rapporto ASviS 2017 risponde a questa domanda. La situazione è “quella di un Paese in notevole ritardo”.
 
Il nostro Paese è, infatti, uno dei paesi con sacche di povertà, disoccupazione, diseguaglianze. Sarà molto difficile che il nostro Paese riesca a raggiungere gli obiettivi del settimo goal entro la data prevista. Certo, l’accesso alla rete elettrica non costituisce un problema, ma il passaggio alle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica sono ancora carenti.
 
 
La percentuale di utilizzo di fonti rinnovabili, aumentata tra il 2007 e il 2014, è tornata a calare con la ripresa economica (fonte World Bank). Per quanto riguarda l’efficienza energetica, i livelli raggiunti oggi sono stati giudicati insufficienti dalla Commissione europea e la prevista crescita dei consumi, nei prossimi anni, porterà sicuramente a riduzioni energetiche minime. Inoltre, l’Italia è in ritardo sul campo relativo alla sostenibilità energetica affidabile e pulita. In particolare, le aziende che producono energia hanno una grande responsabilità nel raggiungimento di questo obiettivo. Quella dell’Italia è “una corsa contro il tempo.”
 
In Sicilia? Anche la nostra Regione deve fare la sua parte “prevedendo da subito un piano per un futuro 100% rinnovabile a partire dalle isole minori e per una mobilità elettrica sostenibile” come afferma Claudia Casa, direttrice di Legambiente Sicilia. Serve una scossa e i Comuni devono essere protagonisti nella spinta all’innovazione energetica, attraverso piani di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato. Ma con un po’ di ottimismo diamo lo sguardo alla nostra Gela. Qui, ENI new Energy, la nuova società del gruppo ENI,dedita allo sviluppo di progetti per la produzione di energia da fonte rinnovabile in Italia, ha terminato la costruzione e la messa in esercizio di un impianto fotovoltaico che fornirà energia alla raffineria di Gela, recuperando un’area industriale dismessa della Raffineria.
 
Il progetto si inserisce nel processo di riconversione della raffineria che diverrà un impianto di produzione di bio-carburanti, rispondendo così alle più recenti direttive europee che impongono, su impianti di nuova generazione, la riduzione delle emissioni di gas serra del 60% su tutta la filiera.
 
In generale, riuscirà l’Italia a raggiungere gli obiettivi prefissati e a fare proprie le parole che il Papa Francesco ha rivolto ai Capi delle Nazioni: “La transizione verso l’energia accessibile e pulita è una responsabilità che abbiamo verso milioni di nostri fratelli e sorelle nel mondo”.
 
5a Aeronautico – I.I.S.S. E. Majorana – Gela
DS prof.ssa C. Bentivegna

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