La dichiarazione è stata decisa dal Consiglio comunale dopo la bocciatura del ricorso della città da parte della Corte dei Conti. Il sindaco Pogliese, "Catania ha eccezionali potenzialità". Dall'aula si parla di "Silenzio assordante del Governo nazionale". GUARDA L'INTERVISTA VIDEO INESCLUSIVA con le parole del sindaco Salvo Pogliese
Con ventisette voti favorevoli e due astenuti, il consiglio comunale di Catania, presieduto da Giuseppe Castiglione, ieri a tarda sera, ha dichiarato il dissesto economico finanziario dell’Ente dopo la delibera della Corte dei Conti e la bocciatura da parte delle sezioni riunite del ricorso presentato dalla città.
La delibera è stata votata alle 23.31 quando in aula erano presenti in 29, con 27 voti favorevoli, e due astenuti, i consiglieri Zappalà e Bottino. Quest’ultimo, nelle dichiarazioni di voto, ha annunciato che per responsabilità sarebbero rimasti in aula ma che, riguardo al dissesto, "C’era qualche altra strada da percorrere".
Di diverso parere l’assessore al Bilancio e vicesindaco Roberto Bonaccorsi che, nell’illustrare la delibera, aveva detto: "Non voglio entrare nel merito delle responsabilità, ciascuno di noi ha una sua opinione e difficilmente la cambierà".
"Abbiamo provato in ogni modo di evitarlo – si legge in una nota del sindaco Salvo Pogliese diffusa alle agenzie – ma la decisione dei giudici contabili non lasciava spazio a interpretazioni. Un fatto traumatico. siamo la più grande città italiana in default, per la situazione debitoria di 1,6 miliardi di euro che abbiamo trovato".
"Non è il momento – continua la nota – di parlare di come si è arrivati a questo, perché compete ad altri organi accertare le responsabilità. Non dobbiamo pensare che il dissesto sia l’Apocalisse. Catania è abituata a risorgere dalle proprie ceneri e ci riuscirà anche stavolta con l’aiuto di tutti".
"Sono un inguaribile ottimista – aveva detto ieri in aula il Sindaco, ringraziando il Consiglio comunale – e sono convinto che possiamo voltare pagina, perché Catania ha eccezionali potenzialità. Accolgo volentieri l’appello dei consiglieri opposizione a trovarci attorno a un tavolo per immaginare un percorso virtuoso con le parti sociali".
Nel corso del dibattito più di una voce si era levata contro il "Silenzio assordante del Governo nazionale".
Il Sindaco aveva infatti chiesto al governo pentaleghista un contributo straordinario di quattrocento milioni di euro in tre annualità, che però non è arrivato.
Pogliese ha parlato però di "Grande sensibilità del Governo nazionale" per gli emendamenti approvati al Senato e alla Camera all’interno del milleproroghe, e per quello che ha consentito a Catania di non perdere anche qualche milione di euro per penali da pagare.
Il Sindaco ha dunque ringraziato sia il Governo nazionale che quello Regionale e l’Ars, per il contributo a fondo perduto di otto milioni di euro, ricordando che non si tratta di regalie perché queste risorse erano già state previste per Catania.
Il Consiglio prima aveva approvato il bilancio consolidato del 2017 – su trenta presenti 25 sì e cinque astenuti – e votato all’unanimità un ordine del giorno del consigliere Andrea Barresi che impegna l’Amministrazione a garantire gli stipendi ai dipendenti del Comune e delle partecipate.