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Trapani – Vitivinicoltura, l’allarme della Cia: “In provincia è crisi profonda”

Vincenza Grimaudo

Trapani – Vitivinicoltura, l’allarme della Cia: “In provincia è crisi profonda”

venerdì 01 Febbraio 2019

“Migliaia di ettari via e il prezzo del vino scende: non si può continuare a fare finta di nulla”. Si sta registrando una massiccia vendita di terreni a vigneto verso il Nord Italia

MARSALA (TP) – “Terreni per la tua ricerca di vigneto a Trapani a partire da 5.850 euro”.
 
È solo uno dei tanti annunci che si possono reperire su internet e che riguardano il territorio provinciale. Da qui si sta verificando una tra le più massicce vendite di vigneti verso il nord con il classico metodo del reimpianto. Segno di una grave crisi che da tempo attanaglia la vitivinicoltura della provincia e che adesso si sta tramutando in queste operazioni di cessione di quello che invece un tempo era fonte di reddito importante nel territorio. Tempi che pericolosamente cambiano, anche perché nel frattempo nel trapanese non è che l’asse produttivo dell’economia si sia spostato altrove o abbia trovato comunque delle alternative. La conferma arriva anche dagli addetti ai lavori che lanciano l’allarme: “La viticoltura sta attraversando momenti difficili – afferma Enzo Maggio, rappresentante della Confederazione Italiana Agricoltori della sezione di Petrosino -. Non è possibile continuare a fare finta di nulla. Decine di migliaia di ettari di reimpianto di vigneti sono stati trasferiti al nord, impoverendo la nostra provincia. Cosa ne sarà di Marsala ‘Capitale del Vino’, se in atto c’è da parte dei produttori agricoli la corsa a vendere terreni a vigneto al nord?”.
 
Il noto esponente della Cia torna quindi su un argomento più attuale che mai e che preoccupa l’economia della provincia trapanese, puntando il dito su chi sfrutta “passerelle in campagna elettorale per elargire speranze sono con belle parole”. Nel frattempo però, i prezzi dei vini scendono ancora, di conseguenza sono poche le speranze dei produttori per una buona liquidazione da parte delle cantine. “I prezzi dei costi di produzione aumentano vertiginosamente – aggiunge Maggio -, l’agricoltore dovrà fare salti mortali per condurre la propria azienda e portare avanti la propria famiglia. La Cia di Petrosino intende incontrare i rappresentanti del Comune di Marsala per confrontarci ed aprire un dibattito”. Nei mesi scorsi il sindaco marsalese Alberto Di Girolamo prese posizione e scrisse una nota all’Ispettorato Provinciale Agricoltura di Trapani per rappresentare lo stato di crisi in cui versa il settore. Ad essere denunciata “una remunerazione dei prodotti non in linea con i costi di produzione e le legittime aspettative dell’impresa agricola”.
 
Ad essere fatta presente una situazione drammatica del comparto viticolo con un’anticipazione media di 25 euro per quintale d’uva a fronte di costi di produzione, per la stessa quantità, di 38/40 euro.

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