L'antica tradizione delle "cannalore" che precedono la processione della Santa - QdS

L’antica tradizione delle “cannalore” che precedono la processione della Santa

L’antica tradizione delle “cannalore” che precedono la processione della Santa

sabato 02 Febbraio 2019

Sono tredici e rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città: imponenti ceri del peso dai 400 ai 900 kg. Grosse costruzioni in legno: nel XV secolo erano quasi dei carri allegorici di carnevale che cambiavano foggia ogni anno

CATANIA – Molto antica è la tradizione dei cerei o cannalori. In principio, forse già nel XV secolo erano quasi dei carri allegorici di Carnevale cambiavano foggia ogni anno ed erano più di trenta. Al giorno d’oggi sono tredici e rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Si tratta di grosse costruzioni in legno riccamente scolpite e dorate in superficie, costruite, generalmente, nello stile del barocco siciliano, e contenenti al centro un grosso cereo. Questi imponenti ceri dal peso che oscilla fra i 400 ed i 900 chili, vengono portati a spalla, a seconda del peso, da un gruppo costituito da 4 a 12 uomini, che le fa avanzare con un’andatura caracollante molto caratteristica detta ‘a ‘nnacata. Nel 2017 è stato annunciato l’ingresso di una 13 esima candelora. Si tratta del cereo dei Mastri Artigiani.
 
Le cannalore, oltre a precedere la processione di sant’Agata nei giorni 4 e 5 febbraio, già dieci giorni prima iniziano a girare per la città portandosi presso le botteghe dei soci della corporazione a cui appartengono, scortate da una banda che suona allegre marcette. I dodici cerei hanno una posizione ben codificata nell’ordine da tenere nel corso della processione alla quale partecipano.
 
1) Cereo di Monsignor Ventimiglia o di sant’Aita. È il più piccolo e fu donato nel 1766 da Monsignor Salvatore Ventimiglia allora arcivescovo di Catania.
 
2) Cereo dei rinoti. Questa è la prima delle grandi cannalore in processione, essendo la più antica, ed è costruita in stile barocco.
 
3) Cereo dei giardinera (ortofloricoltori): costruito in stile gotico, è sormontato da una corona ed è per questo motivo che è soprannominato la regina delle cannalore.
 
4) Cereo dei pisciari (pescivendoli), in stile rococò, detta anche "a bersagliera", si distingue per una corona floreale, pendente dagli altorilievi del secondo ordine, che conferisce una sensazione di movimento durante le evoluzioni dell’annacata.
 
5) Cereo dei fruttaiola (fruttivendoli), detto ‘a signurina (la signorina) per la sua semplice bellezza. Si distingue per essere realizzato su di una base costituita da quattro cigni.
 
6) Cereo dei chiancheri (macellai), poggia su di una base costituita da quattro leoni ed ha, nella parte alta, una statua di San Sebastiano patrono della corporazione.
 
7) Cereo dei pastari (produttori di pasta), è l’unico che ha tuttora il candelone centrale in cera, le altre candelore hanno un cereo in plastica (l’ultima candelora che effettuò il cambio fu quella dei fruttivendoli, il vecchio cereo è visibile nella cappella dell’addolorata nella parte destra della basilica cattedrale di Catania, vicino alla cappella di Sant’Agata, risale ai primi anni del settecento ed è costruito in stile barocco).
 
8) Cereo dei pizzicagnoli (venditori di pezzi di formaggio); è costruito in stile art nouveau o liberty ed è realizzato su di una base costituita da quattro cariatidi.
 
9) Cereo dei putiari (bettolieri), è realizzato in stile impero ed è costruito su una base rappresentata da quattro leoni e da quattro aquile. È il secondo più pesante dopo quello dei panificatori ed è portato da 10 persone.
 
10) Cereo dei pannitteri (panificatori) è il più grande e pesante di tutti ed è trasportato da ben 12 portatori o vastasi. La prima sua costruzione risale al XVIII secolo ed è costruito su di una base costituita da quattro statue di Atlante.
 
11) Cereo del Circolo sant’Agata era il più giovane fino al 2010 ed è realizzato in stile neoclassico. In esso sono raffigurati, oltre a sant’Agata, l’altro martire catanese sant’Euplio, è il meno pesante tra i ceri grandi.
 
12) Cereo del Villaggio Sant’Agata. È il più nuovo dei ceri grandi (sino al 2017), voluto dal sig. Salvatore Russo ed inaugurato nel 2010, ha ricevuto il benestare dal comitato dei festeggiamenti per partecipare alle processioni dei tre giorni nel 2012 e il 3 febbraio 2012 ha fatto la sua prima uscita in occasione dell’offerta della cera.
 
13) Cereo dei "Mastri Artigiani" della parrocchia Maria Santissima Assunta del quartiere Tondicello della Playa.

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