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Agrigento – Rete idrica, spiragli per l’avvio dei lavori

Agrigento – Rete idrica, spiragli per l’avvio dei lavori

domenica 24 Marzo 2019

Ristrutturazione e automazione degli impianti per eliminare le numerose criticità del servizio. Nei giorni scorsi il sindaco Firetto ha incontrato a Palermo i responsabili della Regione

AGRIGENTO – Sono arrivate ulteriori novità in merito alla nuova rete idrica della Città dei Templi. Le procedure di gara, infatti, sembrerebbero finalmente pronte a partire, dopo avere incassato l’atteso via libera da parte degli uffici della Regione.
 
Oltre vent’anni di attesa, più di dodici di promesse e nove lustri passati dal finanziamento regionale. Questo, il riassunto in cifre di un intervento che i cittadini agrigentini attendono con grande impazienza, per poter finalmente mettere una parola fine sui tanti problemi legati all’acqua nel capoluogo agrigentino.
 
Nei giorni scorsi, il sindaco Lillo Firetto ha partecipato a una riunione svoltasi nei locali dell’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, nella sede del Dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti, per discutere proprio del finanziamento del progetto di ristrutturazione e automazione della rete idrica di Agrigento.
 
Nel corso della riunione è stata accolta la proposta del Comune originaria, ossia quella di superare la situazione di stallo dettata dalle attuali vicende giudiziarie che hanno riguardato il gestore e le conseguenti necessità organizzative dell’Ati. In sostanza, sarà possibile avviare intanto un primo significativo stralcio del progetto con l’immediato finanziamento a valere sulle somme del Patto per la Sicilia. Questa quota, che è pari a 25 milioni di euro, permetterà di avviare le procedure di gara per la realizzazione della nuova rete idrica con priorità alle zone interessate maggiormente dalle perdite idriche.
 
“Il Dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti – ha commentato Firetto – adesso può comunicare all’Ati il finanziamento e chiedere di procedere alla rimodulazione del progetto iniziale e di avviare le procedure di gara. Una conquista per gli agrigentini, che hanno assistito a decenni di promesse mai mantenute accollandosi con pazienza illimitata i disagi nell’erogazione e l’onere di costi di una rete vetusta e colabrodo”.

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