Impianti sportivi, i mesi trascorrono ma non si realizza nessun intervento - QdS

Impianti sportivi, i mesi trascorrono ma non si realizza nessun intervento

Riccardo Lupo

Impianti sportivi, i mesi trascorrono ma non si realizza nessun intervento

giovedì 29 Aprile 2010

Strutture. Luoghi pubblici di fatto dimenticati.
Ritardi. Dopo otto mesi dalla prima inchiesta, non ci sono azioni da parte dell’amministrazione comunale, mentre gli spazi pubblici non possono essere fruiti dignitosamente dai cittadini.
Aree morte. Il Parco suburbano e la villetta in zona Fuori Porta sono “intatte” rispesso allo scorso anno. Solo nel piccolo sottopasso ferroviario è stata installata l’illuminazione.

TRABIA (PA) – Sono passati più di otto mesi e ancora non è stato fatto nulla per il recupero di alcune zone degradate del paese. Dopo l’uscita del primo articolo del QdS, il 14 agosto 2009, dal Comune avevano promesso interventi urgenti quantomeno nelle aree dalla sicurezza a rischio. Risultato: nulla di fatto, non è stato preso nessun provvedimento, nemmeno per le situazioni urgenti.
Ma facciamo un passo indietro per capire meglio di quello che stiamo parlando. Il nostro viaggio era partito dall’impianto sportivo comunale situato nella zona alta del Paese, intitolato a “Enzo Curreri”. Avevamo posto all’attenzione del sindaco e dell’assessore all’Igiene lo stato di degrado e di abbandono cui versava l’intera struttura sportiva. Erano stati promessi interventi principalmente nella recinzione, ricostruendo le parti mancanti, ovvero quelle dove vi è un pericolosissimo dirupo alto più di venti metri, per poi intervenire in maniera strutturale su tutto il complesso sportivo, attraverso la presentazione di un progetto per un nuovo impianto.
Ma tutto è rimasto per com’era, nessun progetto è stato presentato e nemmeno la recinzione è stata rifatta, anzi mancano altre parti di recinzione.
Eppure vi sono varie forme di finanziamento per tali opere. C’è il credito sportivo che finanzia tutte le opere di questo genere e, non ultimo, c’è un nuovo finanziamento bandito nella Gurs del 31 dicembre 2009. Ancora, si potrebbe ricorrere allo strumento del project financing, coinvolgendo grossi imprenditori e dando loro la possibilità di gestire la struttura per un determinato periodo. Ultimanente, per fare un esempio concreto, il sindaco di Corleone, Nino Iannazzo, ha lanciato un appello al presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, invitandolo a verificare la possibilità di realizzare una struttura sportiva d’eccellenza proprio nel territorio del corleonese.
Ma torniamo a Trabia. Il nostro giro continua, e giunti al Parco suburbano notiamo che le cose nemmeno qui sono cambiate. La struttura continua ad essere abbandonata a sè stessa. Non è stato fatto nessun intervento di recupero ne per gli spazi interni e nemmeno per quelli esterni.
C’è da dire che in entrambe le strutture comunali non vengono rispettati, nemmeno minimamente, i parametri dettati dal D. Lgs 81/2008 (ex 626/94) per quanto riguarda la sicurezza negli ambienti di lavoro. Come potrebbe lavorare un dipendente comunale in questi luoghi? Quali garanzie potrebbe offrire il Comune per la sicurezza del lavoratore?
A tutto questo c’è da aggiungere che tutte queste strutture sono costate parecchi miliardi delle vecchie lire, come dire: uno spreco di denaro pubblico.
E poi che dire della villetta situata all’ingresso del Paese, in zona Fuori Porta; qui solo una cosa è stata fatta: l’illuminazione del piccolo sottopasso ferroviario. Poi per il resto le cose sono rimaste ‘immacolate’, nel senso negativo del termine.
E pensare che gli interventi dovevano essere tutti tempestivi, non si doveva perdere nemmeno un attimo. Tra non molto si andrà a nuove elezioni e chi si troverà a fare il sindaco partirà con un gravoso lascito di opere incompiute o mai realizzate. è vero che le casse comunali sono sempre più a corto di denaro, però esistono finanziamenti appositamente creati per aiutare piccoli comuni come Trabia. Perché non ricorrere al loro utilizzo? Perché lasciare che nulla cambi?
Queste sono domande che in molti si pongono. Certo sarà pure vero che per realizzare un nuovo impianto sportivo ci vogliono diversi milioni di euro, però quello che non riusciamo a capire è perché non vengono cancellate le scritte, presenti negli spogliatoi, inneggianti alla mafia? Basterebbe acquistare un barattolo di vernice del costo di poche decine di euro. Speriamo che il sindaco, almeno in questo, intervenga con urgenza.
 

 
L’assessore Virone: “L’attuale bilancio non ci permette interventi costosi”
 
TRABIA (PA) – A rispondere è l’assessore a Igiene e Sanità, Carmelo Virone.
Assessore, aveva promesso interventi urgenti per il campo sportivo e per altri luoghi, e invece non è cambiato nulla.
“L’attuale bilancio non ci permette di fare interventi molto costosi. E poi la nostra idea è quella di intervenire con un progetto nuovo, che miri al totale ripristino dell’intera struttura sportiva”.
Tra pochi mesi si andrà a nuove elezioni, cosa farete prima di lasciare?
“Abbiamo già presentato alcuni progetti per alcune opere necessarie quali strade e  fognature”.
Tra questi progetti c’è pure l’impianto sportivo?
“No, per il momento non è presente, però non escludo che da qui alla fine del mandato possiamo presentare un progetto per il nuovo impianto sportivo”.
Rimangono fuori il Parco suburbano e la Villa fuori Porta.
“Abbiamo alcune idee, delle quali stiamo verificando la fattibilità”.

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