All’Ars l’improduttività è di casa - QdS

All’Ars l’improduttività è di casa

Raffaella Pessina

All’Ars l’improduttività è di casa

sabato 29 Maggio 2010

Confronti. Attività legislativa Ars/Consiglio Lombardia.
Settimana corta. Il lunedi e il venerdí non si tiene mai nessuna seduta in Assemblea, così come avviene al Senato. Zero le interrogazioni, interpellanze, mozioni o ddl di diversi deputati.
Tra i 161 e i 365 giorni. Il tempo, fino ad un anno, di durata dell’iter di approvazione di 5 leggi all’Ars. Il Consiglio della Lombardia riesce ad approvare una legge in una sola seduta.

PALERMO – Assemblea regionale siciliana a confronto con il Consiglio regionale della Lombardia dal punto di vista dell’attività legislativa. Il Consiglio, i cui deputati e dipendenti insieme nel 2010 costano 42,8 milioni di euro, nel 2009 si è riunito 32 volte ed ha approvato 33 leggi.
L’Assemblea siciliana, che sommando deputati e dipendenti come voci di spesa costa 127,5 milioni nel 2010, è riuscita in 63 sedute ad approvare solo 13 leggi. Molte sedute sono andate a vuoto, mentre in Lombardia una seduta del Consiglio dura in media 4 ore.
Un’improduttività quella dei deputati che si riscontra anche dall’esame del numero di disegni di legge come primi firmatari, interrogazione e interpellanze per ciascuno, numero spesso pari a zero.
 
La crisi economica che ha investito tutto il Paese e i tagli che vengono operati quotidianamente a tutti i settori pubblici e privati, impongono una riflessione: il costo della politica è veramente giustificato? I politici producono abbastanza per giustificare le proprie indennità d’oro?
Il dato più inquietante non è comunque il tempo utilizzato per legiferare o la presenza a Palazzo dei Normanni dei  deputati, che costano al cittadino 500.000 euro lordi all’anno ciascuno (45 milioni di euro all’anno in tutto), quanto la produttività: nel 2008 sono state approvate 27 leggi, 13 nel 2009. Molto più produttive si dimostrano le altre regioni: il Consiglio Regionale della Lombardia si è riunito lo scorso anno solo 32 volte, contro le 63 dell’Ars, ma ha approvato ben 33 leggi, contro le 13 nostre. E i lavori si sono svolti  senza fare nottate, a cadenza regolare, una volta alla settimana circa, e con la maggioranza dei deputati presenti.
Insomma, ancora una volta veniamo battuti in organizzazione e programmazione da altre regioni. E proprio per parlare di produttività, vogliamo scoprire quanta produzione legislativa fanno i 90 deputati. Dalle nostre ricerche emerge un dato su tutti: l’inopportunità della cosiddetta doppia carica: tra assessore e parlamentare: gli impegni del primo inibiscono l’attività del secondo. Un solo disegno di legge, come primo firmatario, per Titti Bufardeci e nessuno per Michele Cimino, Luigi Gentile e per Roberto di Mauro, tutti componenti della giunta di governo. Tre disegni di legge invece per Nicola Leanza, anche lui assessore. Ma c’è anche chi pur non avendo altri incarichi non ha prodotto nulla: ben 53 deputati  hanno prodotto meno di cinque disegni di legge dall’inizio della legislatura. I più virtuosi sono risultati Salvino Caputo (63 ddl), Raffaele Lombardo (59 ddl governativi), Giovanni Barbagallo (30 ddl), Baldassarre Gucciardi (27 ddl) e Antonello Cracolici (25 ddl). 19 i deputati che non hanno prodotto alcun disegno di legge.
Qualche giorno fa sono stati pubblicati dalla stampa nazionale dei dati sui tempi di lavoro dei parlamentari di Camera e Senato. Ne risultava una settimana lavorativa cortissima, soprattutto per il Senato dove non si è mai tenuta una seduta il lunedì o il venerdì. Dal primo gennaio fino alla fine del mese di aprile si sono tenute 41 sedute, per  9 ore in media di lavoro alla settimana. I progetti di legge approvati nel 2010 sono stati 19, 15 di iniziativa governativa e 4 parlamentare.
Alla Camera dei Deputati le sedute sono state 52, con una media di 16 ore di lavoro settimanali e 40 progetti di legge approvati.
Ma cosa hanno fatto i nostri parlamentari siciliani a Palazzo dei Normanni nello stesso periodo? 38 sedute, 12 leggi approvate e una media di 8 ore di lavoro settimanali.
Palazzo dei Normanni è un Parlamento che si riunisce anche troppo rispetto al numero di leggi che riesce ad approvare e che in certi mesi accelera improvvisamente, per poi rallentare di colpo andando avanti per forza d’inerzia. Molte sedute infatti vengono aperte e chiuse quasi subito e durano dai 10 minuti alla mezz’ora per svariati motivi: mancanza del numero legale o mancanza del Governo e questo contribuisce a fare crescere il numero delle sedute.
I parlamentari svolgono due tipi di attività: quella ispettiva e quella legislativa ed è proprio quest’ultima che viene presa in esame in questo contesto. La pigrizia parlamentare è un  fatto ormai consolidato almeno in Sicilia: l’Ars si è riunita cinquantasette volte nel 2008, una media di 7,1 sedute al mese, e settantadue l’anno scorso. Quest’anno 7 sedute a gennaio, 9 a febbraio. A marzo 12 sedute, 10 ad aprile. Quattro le sedute di maggio.
Dall’inizio della XVma legislatura il numero totale di leggi approvare è di 46, 19 di iniziativa governativa e 21 di iniziativa parlamentare e 6 di iniziativa mista. Per cinque di queste leggi l’iter è durato in un periodo compreso tra i 161 e i 360 giorni (un anno).
Anche a Sala D’Ercole, come per le due Camere a Roma,  non si lavora di norma il lunedì e il venerdì. Unica eccezione il periodo in cui il Parlamento siciliano, per evitare lo scioglimento si è riunito un sabato ed anche il primo maggio, la tradizionale festa dei lavoratori.

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