ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato, “salvo intese”, il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Evitando la decretazione d’urgenza e lasciando aperta la possibilità che il Parlamento possa modificare il testo. “Si tratta – si legge in una nota del Governo – di una riforma lungamente attesa dal Paese, fortemente auspicata dall’Europa, e per questo discussa con le parti sociali con l’intento di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace cioè di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità, di stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di tutelare l’occupazione e l’occupabilità dei cittadini. Il disegno di legge è il frutto del confronto con le parti sociali. Ne emerge una proposta articolata che, una volta a regime, introdurrà cambiamenti importanti".
La formula “salvo intese” pare sia stata consigliata a Mario Monti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella speranza di stemperare le tensioni. Dal Partito democratico, segnali di impazienza. Bersani dice: “sull’articolo 18 si intervenga in Parlamento o le Camere sono inutili”.
La formula “salvo intese” pare sia stata consigliata a Mario Monti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella speranza di stemperare le tensioni. Dal Partito democratico, segnali di impazienza. Bersani dice: “sull’articolo 18 si intervenga in Parlamento o le Camere sono inutili”.
