Offerta legata al mare ricchezza del territorio - QdS

Offerta legata al mare ricchezza del territorio

Francesco Sanfilippo

Offerta legata al mare ricchezza del territorio

venerdì 01 Ottobre 2010

Forum con Antonio D’Alì Solina, presidente del Consorzio Universitario di Trapani

Qual è la situazione attuale del Consorzio Universitario di Trapani?
“Dopo la costituzione del polo universitario di Trapani, il Consorzio Universitario segue l’evoluzione della riforma nazionale sull’Università. In questo momento, l’anno 2010/2011 si considera come un anno di transizione, perché si sono avviati con l’Università di Palermo dei progetti. Infatti, i rettori siciliani hanno sviluppato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sul decentramento dell’insegnamento universitario in Sicilia. L’Università di Palermo deve provvedere a pianificare l’attività di Trapani, Agrigento e Caltanissetta, l’Università di Catania ha rifiutato di istituire sedi decentrate, mentre Siracusa e Ragusa cercano di appoggiarsi all’Università di Enna. Tuttavia, l’unico progetto che va avanti è quello di Palermo. Perciò, si sono fatte alcune proposte per valorizzare sempre di più le caratteristiche del territorio trapanese e per affiancare a quelli che sono i corsi tradizionali, altri più aderenti alle sue esigenze”.
Quanti studenti conta il polo universitario trapanese? Quante facoltà sono presenti?
“Il polo universitario di Trapani conta 2 mila iscritti e le facoltà presenti sono Giurisprudenza, Viticoltura ed Enologia a Marsala, Scienze Biologiche a Trapani, con la specializzazione in Biologia Marina che da decenni costituisce uno dei nostri punti di forza. In più, esistono le specializzazioni in Servizi Sociali, in Archeologia Marina, in Ostetricia e Infermieristica in convenzione con l’Asp provinciale. In realtà, si propone agli studenti un’offerta nuova legata alla nostra caratteristica territoriale, il mare. A questo proposito, si cercherà d’inserire nell’offerta formativa una specializzazione in Diritto della Navigazione e in Diritto Mediterraneo comparato, in vista dell’apertura dell’Area di libero scambio del Mediterraneo. Si vogliono preparare nuove professionalità poiché, già oggi, se un operatore marittimo necessità di un’importante consulenza, deve rivolgersi a Napoli o a Genova. Esistono, quindi, le potenzialità per mettere all’opera un corso di Diritto della Navigazione, anche perché si tratta di figure richieste dal mercato. Si stanno preparando delle iniziative che abbiano aderenza sul mercato e si vuole potenziare l’offerta formativa e la creazione di posti di lavoro nell’ambiente marino.
Trapani, inoltre, conta tre Istituti alberghieri con 2.500 studenti, ai quali si vuole dare un’offerta universitaria nell’ambito turistico. Per quanto riguarda Archeologia, si ha l’intenzione di sviluppare l’archeologia subacquea sia per le potenzialità dei fondali a Trapani, ricchi di testimonianze storiche, sia per potenziare in loco le strumentazioni di diagnostica e di recupero dei ritrovamenti, senza dover dipendere da laboratori a Roma o a Firenze. Così si vuole approfondire non solo la ricerca tradizionale ma anche favorire la creazione dei laboratori d’intervento e di restauro nell’ambito universitario, che consente di avere certificati di qualità assai utili nel mondo del lavoro. In più, si sta cercando di incrementare le specializzazioni attraverso dei master, giacché è presente un Istituto di tecnologia avanzata, primo in Europa, che ha un laboratorio di ricerca sulla nano-tecnologia e si appresta a mettere in piedi un campo sulle energie rinnovabili dedicate alle biomasse marine”.
I fondi pubblici stanno diminuendo, come pensate di trovare le risorse necessarie a questo piano di sviluppo universitario?
“Si sta cercando di coinvolgere alcune importanti imprese per creare un centro di sperimentazione, poiché tutto deve essere collegato alle esigenze di mercato. Si sta facendo anche una politica di servizi agli studenti e il Comune e la Provincia di Trapani hanno concesso al Consorzio degli immobili nel centro storico, dove portare le attività didattiche. Il Consorzio deve offrire servizi ai ragazzi e all’Università, come curare gli aspetti logistici e creare una rete di foresterie di sostegno. Un obiettivo del rettore è distribuire i corsi di alta specializzazione in tutta la Sicilia occidentale, così da evitare doppioni e di creare punti d’eccellenza”.
 


Risorse con fondi regionali ed europei. Ambiente: regole uguali per i Paesi mediterranei

Su quali fondi può contare il bilancio del Consorzio?
“Il bilancio è intorno ai 4 milioni di euro di cui 1 milione e 200 mila euro sono i fondi della Regione, poi ci sono progetti europei come il progetto Meda e scambi scientifici con Malta”.
Come siete intervenuti a sostegno dell’ambiente?
“Si è cercato di porre rimedio ad alcuni problemi di gestione dei rifiuti provenienti dall’estrazione del marmo, come a Custonaci, dove operano 120 aziende con 5 mila occupati nel settore. In seguito, ho tentato di far inserire il tonno rosso nelle specie protette, ma la decisione è sospesa in attesa della verifica dei dati scientifici. In realtà, il problema è l’invasione di barche da pesca non mediterranee. Il Governo italiano è stato sollecito sul problema e si sta cercando di spingere gli altri Stati mediterranei a difendere il tonno nei nostri mari. In realtà, gli Stati europei sono ipercontrollati, mentre i Paesi non europei possono pescare senza i nostri vincoli”.
Si parla di realizzare nuove trivellazioni nel Mediterraneo, cosa può dirci?
“Ho fatto numerosi interventi per sollecitare il Governo su questo problema, richiedendo una limitazione delle trivellazioni. Il Governo ha accolto il parere della commissione Ambiente del Senato nell’ultimo decreto legislativo, per cui tutta la fascia costiera nazionale è protetta per 5 miglia e fino a 12 miglia in presenza di aree marine o parchi con fronte al mare. Però, non è sufficiente, perché occorre agire a livello di tutti i Paesi mediterranei”.
 

 
Curriculum Antonio D’Alì Solina
 
Antonio D’Alì Solina, nato a Trapani il 25 dicembre 1951, si è laureato presso l’Università di Roma nel 1974. È stato presidente della Banca Sicula Spa e consigliere di amministrazione sia della Istbank sia dell’Assbank, incarichi che ha lasciato nel 1994 quando è eletto senatore per la XII Legislatura. È stato prescelto presidente della Provincia di Trapani nel turno elettorale del 2006. Nel 2008 è stato nuovamente eletto al Senato ed è stato scelto per guidare la commissione Ambiente. È presidente del Consorzio Universitario Trapanese.

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