Sono oltre 80 gli articoli del Codice ad essere stati modificati.
La patente a punti è il meccanismo introdotto in Italia nel luglio 2003 attraverso il quale, ad ogni conducente di un veicolo viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti) che viene decurtato in caso di infrazioni.
Con la nuova normativa, alla revisione della patente di guida sarà sottoposto anche chi dopo la notifica della prima violazione che comporti una perdita di almeno 5 punti, commetta altre due violazioni non contestuali nell’arco di 12 mesi dalla prima violazione, che comportino ciascuna la decurtazione di almeno 5 punti.
È introdotto l’obbligo di un esame alla fine dei corsi per il conseguimento di 6 punti patente.
Introdotto anche un sistema di premi: la mancanza di violazioni che comportano la riduzione di punti per i primi 3 anni determina l’attribuzione di un punto all’anno (tale punteggio si aggiunge al credito di 2 punti l’anno, fino a un massimo di 10, per ogni 2 anni senza violazioni, già previsto dalla normativa vigente).
“I responsabili delle unità di terapia intensiva o di neurochirurgia sono obbligati a dare comunicazione dei casi di coma di durata superiore a 48 ore agli uffici provinciali del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici. In seguito a tale comunicazione i soggetti di cui al periodo precedente sono tenuti alla revisione della patente di guida. La successiva idoneità alla guida è valutata dalla commissione medica locale di cui al comma 4 dell’articolo 119, sentito lo specialista dell’unità riabilitativa che ha seguito l’evoluzione clinica del paziente”.
Tuttavia la revisione prevede solo l’idoneità medica quindi i disagi per gli utenti dovrebbero essere limitati.
Maria Chiara Ragusa
Collegio dei professionisti di Veroconsumo