Cento e lode a Catania pensando al futuro - QdS

Cento e lode a Catania pensando al futuro

Elisa Latella

Cento e lode a Catania pensando al futuro

mercoledì 13 Ottobre 2010

Continua il viaggio del nostro giornale alla ricerca dei diplomati dell’anno scolastico 2009-10 con il massimo dei voti. Sono stati 116 gli eccellenti nel capoluogo etneo. Liceo scientifico Galileo e classico Cutelli fucina di 100

CATANIA – Il viaggio nel mondo del merito continua.  Record il numero dei cento e lode della Milano del Sud. A Catania infatti a tagliare con onore il traguardo del diploma sono ben  116 studenti modello che rappresentano l’1,5% di tutti i 7.516 diplomati della provincia. Una percentuale alta, se si considera che la media della Sicilia (1,2%) è inferiore all’Emilia ma supera la Lombardia.
Tra gli istituti in vetta alla classifica ce ne sono due di Catania: il liceo scientifico Galileo Galilei e il liceo classico Mario Cutelli. Le polemiche scoppiate a livello nazionale a luglio, sulla facilità dei 100 e lode al Sud, lasciano il posto, dopo la pubblicazione dei dati complessivi, ad una più attenta riflessione: secondo le statistiche in Veneto ci sono stati voti medi molto alti , ben oltre la media nazionale e pochi sono stati i bocciati. Pochi però pure i cento e lode. Sorpresa delle sorprese. Gli studenti meridionali battono i colleghi del nord nelle eccellenze, non nel livello medio. Il che un po’ ci fa sorridere, perché saper sorprendere, si sa, è segno di carattere. Nella scuola come nella vita. E chi ha carattere merita anche più di un 100 e lode. Merita uno splendido “futuro prossimo” anche la Sicilia non lo prevede spesso e la grammatica italiana non lo prevede mai.
Tanti i nomi di chi arriva all’Università con la lode in tasca uscendo da una scuola di Catania: tanto per farne qualcuno, Sergio Savino, centista con lode in Elettronica e Telecomunicazioni dell’Itis “Ferraris” di San Giovanni La Punta, Gaetano Cannizzaro, diplomato con 100 e lode all’Itis “Euclide” di Caltagirone (Ct), Agata Cardaci e Gaetana Coniglione, fiori all’occhiello del liceo Turrisi Colonna di Catania.
Moltissimi arrivano dal liceo scientifico Galilei di Catania, tra cui Antonio Franchina, Giovanna Cirota, Riccardo Orlando, Giulia Tinnirello; rispondono all’appello anche nomi dal don Bosco ( per esempio Chiara Fallico) e dal liceo Radice  (come Eugenia Elena Cosentino e Caterina Tiralosi), e ancora da Paternò, dal Liceo Fermi:  Salvatore Gianninò, Barbaro Di Fazio e Salvatore Giuffrida; dal liceo Spedalieri di Catania escono con  100 e lode  ragazzi come Gabriele Privitera.
Per loro e per tutti gli altri che sono andati “oltre il massimo” conseguendo la lode all’esame di maturità era stata avanzata la proposta da parte del Coordinamento Provinciale dei Giovani Udc, dai Giovani Api e dalle Associazioni universitarie Logos e Liberademos, per un premio speciale da parte dell’Università di Catania.
L’Ateneo catanese quest’anno, come ricordato in un servizio del Quotidiano di Sicilia, è salito di tre posizioni nella classifica nazionale dei cosiddetti mega atenei, quelli con oltre 40 mila iscritti, elaborata dal Censis. Secondo la proposta dovrebbe riservare agli eccellenti un trattamento speciale per non disperdere i talenti locali, per arginare la fuga dei cervelli: si tratta degli esoneri dalle tasse per diplomati nell’anno 2009/10 con 100 e lode. Secondo la nota nei dettagli “Gli studenti diplomati nell’anno 2009/2010 alla scuola media superiore  con voto 100 e lode dovrebbero avere  l’esonero totale dal pagamento della quota annuale di contribuzione del primo anno di corso. Lo studente  brillante dovrà pagare, per l’intero anno, solo la tassa regionale, il bollo e l’assicurazione.
 
Ma c’è di più: secondo quanto si legge nella nota “nel caso di studenti il cui diploma di scuola superiore sia stato ottenuto presso scuole di  ordinamento estero, l’esonero totale viene attribuito solo nel caso il voto ottenuto sia corrispondente esattamente al 100 e lode, ossia rappresenti il voto massimo attribuibile più un’ulteriore riconoscimento di eccezionalità”. Chi è bravo dovrebbe poter studiare quasi gratis.
 


Esempi virtuosi. Tra i cento e lode qualcuno decide di restare
 
Raggiungendo il 7° posto nella graduatoria dei mega atenei, classificandosi come prima università del Centro-Sud l’Università di Catania dovrebbe mirare a trattenere sul territorio siciliano le eccellenze. L’Università di Messina ha avviato subito l’esonero dalle tasse per il primo anno per  i diplomati con 100 e lode. L’istruzione senza tasse è un costo per l’ateneo, che in tempi di crisi ha poco da “scialare”. Ma è anche un investimento, in quel futuro prossimo che, a chiamarlo, è già arrivato. Abbiamo intervistato telefonicamente Sergio Savino, centista con lode in Elettronica e Telecomunicazioni dell’Itis “Ferraris” di San Giovanni La Punta, ponendo le tre domande che sono il ritornello di questo viaggio nel mondo del merito.
“Cosa pensi di fare con un 100 e lode in tasca? “Ho già scelto la facoltà di Ingegneria industriale presso l’Università di Catania ( è uno di quelli che restano, ci fa piacere sentirlo)”.
“C’è un insegnamento di qualche docente che è stato particolarmente significativo per te?” “Sarebbero troppi quelli da elencare e non mi va di fare di distinzioni”.
“Cosa ricorderai di questi cinque anni di scuola in Sicilia sorridendo?”  Ci pensa un attimo prima di rispondere: “Uno dei ricordi più belli sarà il gemellaggio con una scuola a Bucarest. Siamo andati in Romania, abbiamo incontrato questi “compagni lontani”, che ancora si sentono con alcuni dei miei.” Bucarest. Però, si arriva lontano, scegliendo la Sicilia.
 

 
A Palazzo d’Orleans la premiazione dei più bravi di Sicilia
 
Riportiamo – perché ci sono piaciute – due dichiarazioni rilasciate alla stampa successivamente alla premiazione a Palazzo d’Orleans a Palermo da parte di ragazzi di Catania che hanno conseguito il diploma con 100 e lode nell’anno scolastico 2009/2010.
Giulia Tinnirello, 100 e lode al liceo Galilei aveva detto di voler restare a Catania a studiare presso la facoltà di ingegneria meccanica (una vecchia passione dai tempi delle medie), sperando di poter applicare i suoi studi al campo medico, per costruire macchinari “che aiutino la gente a combattere le malattie”. Gaetano Cannizzaro, diplomato con 100 e lode all’Itis “Euclide” di Caltagirone (Ct): ha dichiarato alla stampa il suo progetto futuro: laurearsi il più presto possibile in ingegneria elettronica. “In effetti l’elettronica è la mia passione e spero che mi porti nella strada giusta (magari nel campo della ricerca e dello sviluppo)”. Da scegliere l’Università: di Torino o di Catania? Chissà. Alla Sicilia non resta che dire: “Speriamo che resti”.

mercoledì prossimo la VI puntata

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