Gli industriali per la differenziata. “La discarica è l’ultima spiaggia” - QdS

Gli industriali per la differenziata. “La discarica è l’ultima spiaggia”

Massimo Mobilia

Gli industriali per la differenziata. “La discarica è l’ultima spiaggia”

sabato 16 Ottobre 2010

In attesa del Piano regionale sui rifiuti, Confindustria Sicilia ha incontrato l’assessore Giosuè Marino. Tra le proposte, impianti di compostaggio e stazioni di trasferenza/travaso

PALERMO – In attesa di vedere in pagina il Piano regionale dei rifiuti firmato dal commissario delegato, Raffaele Lombardo, da sottoporre a ministero dell’Ambiente e Protezione Civile nazionale, i vertici di Confindustria Sicilia hanno incontrato l’assessore regionale all’Energia Giosuè  Marino per fare il punto sull’emergenza rifiuti in Sicilia e sulle azioni da intraprendere per rendere stabile il sistema di raccolta e smaltimento.
Un incontro programmato da tempo in vista dell’elaborazione del Piano regionale cui il governo regionale sta lavorando, “giudicato positivamente – si legge in una nota – dagli imprenditori”.
Per il vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, che ha anche la delega all’Ambiente, “quello con l’assessore è stato un confronto costruttivo: al rappresentante della Giunta abbiamo esposto le nostre proposte per superare le emergenze e rendere produttivo ed economicamente vantaggioso nel pieno rispetto dell’ambiente il settore dei rifiuti”.
“Tale incontro – continua Catanzaro – dimostra come un confronto costruttivo tra i soggetti istituzionali possa portare alla soluzione dei problemi e di come le polemiche, soprattutto se artefatte, non abbiano alcun senso né siano utili all’interesse pubblico, che deve sempre guidare le azioni degli imprenditori e degli amministratori responsabili”.
Le proposte degli industriali riguardano il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, attraverso il ricorso agli impianti di compostaggio, alla valorizzazione della frazione secca e al recupero di materie prime; si punta inoltre alla valorizzazione energetica della frazione secca non recuperabile mediante impianti di produzione di Cdr (Combustibile derivato dai rifiuti) da avviare in impianti già presenti sul territorio.
“Come è stato detto più volte – sostiene Confindustria – la discarica resta l’ultima spiaggia ed è riservata solo a quei rifiuti che non possono trovare altra collocazione”, inoltre “abbiamo fatto presente che per razionalizzare, ottimizzare e incrementare le fasi della raccolta dei rifiuti appare opportuno introdurre strutture che fungano da ‘camera di compensazione’ fra le fasi della raccolta e il destino finale dei rifiuti (trattamento per il recupero o smaltimento)”. Gli industriali chiedono di “introdurre stazioni di trasferenza/travaso in grado di eliminare molteplici problemi oggi esistenti o prevenirne altri in futuro”.
Ancora, sul piano economico-finanziario è stato fatto presente che “la tariffa per il conferimento dei rifiuti in discarica o negli impianti di trattamento non deve essere fissata dal gestore dell’impianto ma dalla stessa Autorità regionale che approva il relativo progetto e ciò per impedire che i gestori fissino in via unilaterale i prezzi”.
Per quanto riguarda la concessione di autorizzazioni per gli impianti, infine, “bisogna adottare standard adeguati per assicurare omogeneità nell’attività istruttoria, ciò eviterà anomalie e ritardi nei relativi procedimenti”.

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